Saranno circa 30 i vincitori del Premio che parteciperanno al “tavolo per la pace” e rilasceranno una “Carta dell’uomo” sulla convivenza fraterna. Dodici i tavoli di discussione, tra cui quello sul futuro dei bambini cui parteciperà anche Papa Francesco. La sera di sabato 11 maggio l’evento di chiusura del meeting al portico della Basilica di San Pietro. Il cardinale Gambetti: “Bisogna riconoscersi fratelli per camminare insieme”
Michele Raviart – Città del Vaticano
Una “Carta dell’uomo” che dia fondamento e rafforzi le carte dei diritti già esistenti e aiutare a rispondere al grande interrogativo che si pone il mondo in questo tempo di guerra e paura: “Come e perché vogliamo vivere insieme?”. È questo l’obiettivo del documento, che segue alla dichiarazione dello scorso anno e che sarà presentato da 30 tra Premi Nobel della Pace, scienziati, amministratori, manager e personalità, al termine del secondo World Meeting on Human Fraternity, organizzato dalla Fondazione Fratelli Tutti e che si svolgerà il 10 e l’11 maggio prossimo a Roma e in Vaticano.
Aprirà i lavori il “Tavolo per la pace”
#BeHuman è il titolo dell’evento, presentato nella Sala Stampa della Santa Sede, e che prevede 12 tavoli tematici, in cui gli esperti di tutto il mondo si confronteranno in un dialogo fraterno sui temi più pressanti del mondo contemporaneo. Al “Tavolo per la pace”, che si svolgerà la mattina di venerdì 10 al Palazzo della Cancelleria e che sarà aperto dal segretario di Stato della Santa Sede, il cardinale Pietro Parolin, parteciperanno le donne, gli uomini e le organizzazioni insignite del premio Nobel per la pace, oltre ad attivisti dei diritti umani. Tra di loro Rigoberta Menchù Tum dal Guatemala, Dmitrij Muratov dalla Russia, Tawakkol Karman dallo Yemen e Taghi Rahmani, marito di Narges Mohammadi imprigionata in Iran, oltre a personalità come Machel Mandela, vedova di Nelson Mandela e l’amministratore della Nasa Bill Nelson. In seguito, partecipanti a questo tavolo saranno ricevuti in udienza da Papa Francesco sabato 11 maggio e poi dal presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella al Quirinale.
Papa Francesco parteciperà al tavolo “Bambini: generazione futuro”
Lo stesso Papa Francesco parteciperà sabato pomeriggio al tavolo su “Bambini: generazione futuro”, che si svolgerà nell’Aula Nuova del Sinodo e che sarà propedeutico alla prima Giornata mondiale dei bambini del prossimo 25 e 26 maggio. Gli altri temi dei panel, che sono già al lavoro da quattro mesi, saranno cooperazione, sostenibilità e impresa, agricoltura, educazione, sport, salute, lavoro, amministrazione, digitale e informazione. Tra gli speaker previsti ai tavoli, che saranno aperti al pubblico e visibili in streaming sul sito della Fondazione Fratelli Tutti previa prenotazione, l’economista Jeffrey Sachs, il commissario tecnico della nazionale di calcio italiana Luciano Spalletti, l’amministratore delegato della Fiat Olivier François e il banchiere dell’economia virtuale Victor Ammer. Chiuderà i due giorni di meeting un evento nel portico della Basilica di San Pietro con gli artisti Giovanni Allevi, Roberto Vecchioni e il cantante country statunitense Garth Brooks.
Gambetti: riconoscersi fratelli per camminare insieme
“Dobbiamo riportare le intelligenze a parlare dell’umano in un mondo che si sta dissolvendo e che è segnato dal capitalismo finanziario, da una tecnica che è diventata fine e non mezzo, e dall’avidità”, ha commentato il cardinale Mauro Gambetti, arciprete della Basilica papale di San Pietro in Vaticano e tra gli organizzatori del meeting. C’è bisogno, ha ribadito, di una riflessione che comprenda tutte le situazioni in modo integrale e di “riconoscersi fratelli per camminare insieme”.
Fortunato: Più il mondo affonda nel buio, più l’uomo cerca la luce
Vogliamo “aiutare il Papa a dire no alla guerra, si alla pace, ai negoziati e alla fraternità, in una grande alleanza sociale con i non credenti e con le persone di buona volontà”, ha affermato padre Francesco Occhetta, segretario generale della Fondazione Fratelli Tutti. L’enciclica firmata da Papa Francesco il il 3 ottobre 2020, ha ribadito invece padre Enzo Fortunato, direttore della Comunicazione della Basilica papale di San Pietro in Vaticano è sempre più “la cifra profonda del dna di questo pontificato. Più il mondo affonda nel buio, più l’uomo cerca la luce” .