Chiesa Cattolica – Italiana

Bassetti: implementare i vaccini e sostenere famiglie e educazione

Debora Donnini – Città del Vaticano

In un anno segnato in maniera “indelebile” dalla pandemia che solo in Italia ha provocato oltre 100mila morti, la riflessione del cardinale Bassetti, alla sessione primaverile del Consiglio permanente della Conferenza episcopale italiana, sollecita le istituzioni a prendere decisioni “urgenti e difficili” per rispondere concretamente alle tante ferite che il Paese vive. Esorta anche la Chiesa a essere sempre più missionaria imboccando quel cammino sinodale rimarcato dal Papa, anche recentemente.

Vaccini e sistema economico

La pandemia ha provocato una criticità permanente e messo a dura prova i sistemi sanitari: nonostante l’impegno inesauribile degli operatori sanitari, “la scarsità di risorse umane e materiali” ha anche determinato “un preoccupante rallentamento o dilazione di altre attività ordinarie”, nota il porporato nell’Introduzione ai lavori che andranno avanti da oggi a mercoledì prossimo, 24 marzo. Quindi, al nuovo governo è richiesto “in particolare d’implementare la campagna vaccinale e di sostenere il sistema economico per evitare che la crisi si aggravi con ulteriori ricadute sull’occupazione e, in definitiva, sui redditi familiari”. Un barlume di luce in fondo al buio è infatti data proprio dalle possibilità offerte dai vaccini. “Guardiamo quindi con fiducia alla campagna vaccinale, condotta con prudenza e serietà”, sottolinea il presidente della Cei. “Attraverso l’eventualità inserita nel piano vaccinale di utilizzare strutture edilizie delle Chiese che sono in Italia, abbiamo modo – dice – di poter fornire un nuovo contributo di carità” sottolineando che la messa a disposizione di tali luoghi, “che non sono quelli liturgici, s’inserisce in continuità con un cammino già avviato in tal senso presso numerose diocesi che, in spazi idonei, ospitano medici, infermieri, Protezione civile, persone in quarantena, ammalati, poveri e quanti soffrono a causa del Covid”. Evidenziato anche il dovere di garantire soluzioni accessibili per chi vive in Paesi meno fortunati.

Povertà e sostegno alle famiglie

Ambito sanitario, lavoro, famiglie, giovani, scuola, lotta alle situazioni di indigenza, fra le diverse sfide. La crisi economica, conseguente alla crisi sanitaria, fa mettere al cardinale Bassetti in particolare rilievo due fratture: la povertà e l’educazione. La povertà è infatti la crepa attraverso cui si insinua “il grimaldello dell’illegalità”, il “terreno fertile” per “l’espandersi dei tentacoli dell’usura, della criminalità, delle mafie”, afferma, ricordando come dai dati della Caritas emerge che nel 2020 sono stati quasi due milioni le persone supportate dalla loro rete sul territorio. Inoltre la Consulta nazionale antiusura mette in guardia dal presentarsi delle mafie tramite “l’uso del cosiddetto ‘welfare criminale’”. “A fronte di famiglie senza reddito e d’imprese con grande fame di liquidità è vitale intervenire tempestivamente con finanziamenti che non gravino sul debito preesistente e aiutino non solo la ripresa ma, prima di tutto, a vivere dignitosamente”, rimarca il porporato che condivide la preoccupazione per “il declino demografico del nostro Paese” e mette in luce come occorra pertanto “creare un quadro economico, sociale e culturale favorevole al rilancio e al sostegno delle famiglie e dei progetti dei giovani”.

La DaD ha messo in luce divario

La seconda frattura è quella dell’educazione dei giovani che hanno visto pesantemente condizionate attività scolastiche, sportive, ma anche le attività pastorali ne hanno risentito. La didattica a distanza (DaD) “è modalità tanto doverosa nel tentativo di contenimento dei contagi, quanto complessa dal punto di vista dell’applicazione” e, infatti, proprio la DaD “ha messo in luce il doloroso divario, non solo digitale, che attraversa l’Italia al Nord come al Sud e non permette a tutti i nostri ragazzi di fruire del diritto all’istruzione a parità di condizioni”. Bisogna dunque intervenire ricordando l’insegnamento di don Lorenzo Milani: “Se si perde loro (gli ultimi) la scuola non è più scuola. È un ospedale che cura i sani e respinge i malati”.

Il cammino sinodale

È necessaria, dunque, una presenza di speranza da parte della comunità ecclesiale in questo momento complicato in cui è evidente la fatica di tanti. Richiamandosi quindi agli Orientamenti pastorali per il primo decennio del 2000 Comunicare il Vangelo in un mondo che cambia, il cardinale Bassetti sottolinea la necessità di una parrocchia missionaria che ha bisogno di “una comunità che si sente tutta responsabile del Vangelo”. Proprio in quest’immagine di parrocchia si vede quel cammino sinodale a cui Papa Francesco ha esortato la Chiesa italiana anche lo scorso 30 gennaio durante l’incontro promosso dall’Ufficio Catechistico nazionale. Il Papa si era richiamato al convegno di Firenze invitando a “incominciare un processo di Sinodo nazionale, comunità per comunità, diocesi per diocesi” e a iniziare a camminare in questo senso. “La nostra riflessione sul cammino sinodale – nota il porporato –  si fonda sul «nuovo umanesimo in Cristo Gesù», tratteggiato al Convegno di Firenze, e sulla realtà attuale, che parla di sofferenza, smarrimento, rabbia e angoscia per il futuro. Il processo sinodale diventa, dunque, opportunità per essere insieme, fare insieme e camminare insieme con il Risorto”. Soffermandosi su questi tre aspetti, il presidente della Cei delinea quindi il percorso. È qui il segreto della sinodalità: l’intreccio tra basso e alto, centro e periferia. Il futuro delle nostre Chiese – rimarca –  passa da questo movimento continuo e dinamico. Nel suo dipanarsi diventa esso stesso comunità che annuncia, celebra e tesse la rete della fraternità”.

Il percorso di pace del Papa in Iraq

Nella sua Introduzione a questo Consiglio permanente che guarda alla ormai prossima Domenica delle Palme, il porporato ricorda anche l’importante viaggio apostolico in Iraq di Papa Francesco, che continua a costruire ponti con le altre regioni e ha voluto anche manifestare la sua vicinanza alla comunità cristiana segnata da persecuzioni e esilio. E proprio fra le macerie ha rivolto parole di pace e speranza, esortando a compiere il cammino di Abramo, che guardava il cielo e camminava sulla terra. Da qui l’invito a dare una visione prospettica a lungo termine programmando con realismo il cammino da intraprendere.  

Al centro la famiglia

In questo senso centrale anche il richiamo all’Anno della Famiglia Amoris laetitia che ha appena preso il via, il 19 marzo scorso: un tempo propizio per rimettere la famiglia al centro dell’attenzione della Chiesa e della società, perché il “bene della famiglia è decisivo per il futuro del mondo e della Chiesa”. Lo si è visto nelle difficoltà della pandemia in cui le comunità domestiche sono state fonte di gioia pur nelle avversità.

Il dialogo nel Mediterraneo

Il pensiero del cardinale Bassetti va anche alla recente triste ricorrenza dei 10 anni di guerra in Siria. Si rinnova l’appello perché cessi ogni conflitto e si auspica che quanto prima vi possa essere un’ulteriore tappa nel cammino di condivisione tra le Chiese e i Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, seguendo la visione profetica dei “Dialoghi mediterranei” di Giorgio La Pira.

I temi del Consiglio permanente

Dopo l’Introduzione, i lavori prevedono la scelta della data e la definizione del programma della 74.ma Assemblea Generale e una riflessione sul cammino sinodale da intraprendere. All’ordine del giorno del Consiglio, poi, un approfondimento sulla situazione dei sacerdoti in Italia, con particolare riferimento alla sfida della formazione nei seminari e alla presenza di presbiteri provenienti da altri Paesi. Previste anche tre comunicazioni: la prima sul percorso da sviluppare per l’elaborazione degli Orientamenti che diano attuazione al Motu Proprio di Papa Francesco Spiritus domini sull’accesso delle donne al ministero istituito del lettorato e dell’accolitato; la seconda sui tre recenti documenti della Congregazione per l’educazione cattolica sull’affiliazione, aggregazione e incorporazione degli Istituti di studi superiori e sul monitoraggio delle Facoltà e Istituti superiori di scienze religiose in Italia; la terza sull’itinerario di condivisione avviato con l’Incontro di riflessione e spiritualità “Mediterraneo frontiera di pace”.

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