L’arcivescovo emerito di Genova incoraggia il comparto scolastico, specie il settore delle paritarie cattoliche, alle prese con il ritorno fra i banchi. “Che gli educatori spingano i giovani a riflettere sui valori fondamentali come la vita, la famiglia, la libertà e il sacrificio”
Eugenio Bonanata – Città del Vaticano
Come di consueto, speranze e incertezze accompagnano l’avvio del nuovo anno scolastico. Norme e risorse rappresentano probabilmente le voci più significative sul fronte gestionale, in particolare quando si parla di paritarie cattoliche. Ma sul tavolo c’è anche il tema della formazione degli operatori alla luce delle dinamiche che investono l’universo giovanile: la violenza, l’uso delle droghe, l’espansione delle nuove tecnologie.
Immersi nella continua distrazione
“Tutti noi viviamo nella distrazione continua”, afferma a Telepace l’arcivescovo emerito di Genova il cardinale Angelo Bagnasco a margine del 32mo campus formativo che l’Associazione Gestori Istituti Dipendenti dall’Autorità Ecclesiastica (AGIDAE) ha organizzato nel capoluogo ligure in vista della riapertura delle scuole. “Siamo continuamente connessi a queste nuove strumentazioni”, prosegue il porporato riflettendo sulle sfide legate all’ambiente digitale contemporaneo caratterizzato anche dall’arrivo dell’Intelligenza Artificiale.
Linee sicure e condivise per le sfide dell’AI
Una questione, quest’ultima, al centro dell’appuntamento di Agidae, realtà che rappresenta oltre 12mila scuole paritarie cattoliche sparse sul territorio italiano. “Negli ultimi tempi il fenomeno dell’Intelligenza artificiale sta esplodendo”, avverte il presidente di AGIDAE padre Franco Ciccimarra soffermandosi sulle conseguenze che vanno oltre la dimensione educativa investendo quella politica, sociale ed economica. “Anche gli enti della Chiesa – aggiunge Ciccimarra – hanno bisogno di linee sicure e condivise che soprattutto siano capaci di affrontare la sfida etica derivante dall’enorme quantità di dati divulgata su più ampi scenari della vita sociale”.
I gestori delle scuole cattoliche sono alla ricerca di punti di riferimento condivisi per proseguire la missione della Chiesa a favore della crescita umana e culturale dei ragazzi. Per dirigenti e docenti la strada da seguire è certamente quella della formazione permanente e dunque è una buona opportunità la partecipazione ai momenti di aggiornamento e di confronto come quelli che AGIDAE tiene periodicamente sulle tematiche più attuali.
Provocare i ragazzi su famiglia, vita, amore, libertà, sacrificio
Anche il cardinale Bagnasco esorta all’aiuto reciproco. “Oggi più di ieri – osserva – vi è ancora il bisogno di questo servizio. I giovani sono le prede più facili e drammatiche di questa cultura violenta che vuole omologare e uniformare tutto il modo di pensare e di vivere e che cerca in ogni modo di rendere fluido l’animo umano, la famiglia, la società e i valori morali”. Il porporato parla di “superficialità” e di “durezza di cuore” e confida negli educatori per arginarla. “C’è un modo particolarmente praticabile nella scuola: quello di Socrate, che consiste nel fare domande. Fare domande ai ragazzi provocandoli sui valori fondamentali come la famiglia, la vita, l’amore, la libertà, il sacrificio”. Questi quesiti – secondo il cardinale – possono mettere in crisi, ma mettono anche in moto l’intelligenza e la sensibilità dei giovani: “credo che le classi, e il mondo educativo e scolastico in generale, siano il campo buono per fare questo tipo di aratura e di semina”.