Avvento in Colombia. I vescovi al popolo: “Buona politica, servizio e dialogo”

Vatican News

Anna Poce – Città del Vaticano

“La speranza rinasce nei nostri cuori con l’inizio del tempo di Avvento”. Inizia così il messaggio dei vescovi al popolo colombiano, pubblicato sul sito web dell’Episcopato, alla vigilia dell’inizio del tempo liturgico, con il quale la Chiesa si prepara spiritualmente alla celebrazione del Natale. I presuli ricordano alcuni aspetti che hanno segnato la vita dei cittadini in questo ultimo anno, incoraggiandoli ad essere responsabili gli uni verso gli altri, aperti al dialogo e pronti ad affrontare nuove sfide politiche, in vista delle elezioni che si terranno l’anno prossimo.

Tempo di luci e ombre

La nota, firmata dalla presidenza della Conferenza episcopale Colombiana (CEC) – dal presidente, monsignor Luis José Rueda Aparicio, arcivescovo di Bogotá e Primate della Colombia, dal vicepresidente, monsignor Omar Alberto Sánchez Cubillos, arcivescovo di Popayán, e dal segretario generale, monsignor Luis Manuel Alí Herrera – elenca le situazioni di luce e ombra che i colombiani hanno dovuto affrontare negli ultimi tempi: tra le altre, la pandemia, la ricomparsa di forme di violenza armata, le marce, la protesta sociale, la ripresa economica, i gesti concreti di solidarietà e il ritorno a lavoro e a scuola, passando – hanno sottolineato – dalla “veste a lutto all’abito della festa”.

Buona politica, servizio disinteressato e dialogo sociale

Essi hanno spiegato che quando viene accesa la prima candela della corona d’Avvento, noi fedeli “siamo illuminati dal mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio, che ci incoraggia a spogliarci delle vesti di afflizione e a vestirci a festa con la convinzione che, attraverso la pratica della buona politica, quella del servizio disinteressato e del dialogo sociale permanente, nasceranno i frutti della pace e della giustizia necessari ad ogni colombiano”. Il dialogo sociale auspicato dai vescovi deve essere franco e costante – si legge nel messaggio -, “fondato sulla consapevolezza che noi colombiani siamo un solo popolo, nelle nostre diversità, con una ricchezza e un patrimonio naturale e culturale”.  A questo proposito i presuli ricordano quanto affermato da Papa Francesco nell’enciclica “Fratelli tutti”, e cioè che “Un Paese cresce quando dialogano in modo costruttivo le sue diverse ricchezze culturali: la cultura popolare, la cultura universitaria, la cultura giovanile, la cultura artistica e la cultura tecnologica, la cultura economica e la cultura della famiglia, e la cultura dei media”.

Progetto di Nazione basato sul bene comune

Facendo riferimento poi alle elezioni, parlamentari e presidenziali, che si terranno nel 2022, i vescovi incoraggiano i colombiani a raccogliere la sfida di “un dibattito politico che permetta di costruire la democrazia, riconoscendo di avere una responsabilità sociale gli uni verso gli altri”; e invocano l’intercessione della Vergine Maria, perché aiuti il popolo a continuare a costruire “un progetto di Nazione basato sul bene comune”, auspicando che la visita della Madonna “a sua cugina Santa Elisabetta sia un esempio eloquente per camminare insieme con coraggio e amore, con verità e vocazione al servizi”.