AVSI: cresce in tutto il mondo il no profit “dell’ultimo miglio”.

Vatican News

L”Associazione Volontari per il Servizio Internazionale, fondata nel 1972 e di cui fanno parte più di 30 enti in tutto il mondo, ha pubblicato il bilancio sociale per il 2022. Aumentano i ricavi e i progetti in 40 Paesi del mondo in tutti i continenti. Piu del 90 per cento di quanto ricevuto va direttamente nelle attività, che si occupano di istruzione, sostegno alle donne e formazione

Michele Raviart – Città del Vaticano

Sette milioni e quattrocentomila di persone, in quaranta Paesi nel mondo, che hanno beneficiato di 364 progetti principalmente su formazione al lavoro, educazione, agricoltura e sicurezza alimentare, protezione all’infanzia. Sono questi i numeri per il 2022 dell’Avsi, l’Associazione Volontari per il Servizio Internazionale, che ha presentato il suo bilancio sociale in quello che è anche il suo cinquantesimo anno di attività. 105 milioni di euro i fondi privati e istituzionali gestiti, 13 in più dello scorso anno. Per ognuno di questi euro, si legge nel bilancio, 91,63 centesimi sono destinati ai progetti, con dei costi operativi totali pari a circa il 9%.

“Il futuro che vogliamo”

Il titolo scelto per il bilancio di quest’anno è “il futuro che vogliamo”. Con questa espressione, si legge nel comunicato che illustra i risultati dell’anno passato “vogliamo sintetizzare la nostra ambizione di guardare avanti, di spingerci oltre le barriere della diseguaglianza, della povertà, della guerra, delle ingiustizie, per contribuire a un mondo in cui le conquiste nell’educazione, nella sanità, nella tecnologia, nella tutela dell’ambiente, nei diritti, siano per tutti”.

L’Africa è il conteninente con più progetti

Gli ambiti di intervento, infatti, sono il cambiamento climatico, l’empowerment femminile, le migrazioni e le emergenze umanitarie. L’Africa è il continente con più progetti, 178, che in tutto il mondo sono aumentati in un anno di circa il 10%. In Uganda sono 41, seguiti da Mozambico, Repubblica Democratica del Congo e Sud Sudan. Le attività ad Haiti, Siria ed Ecuador testimoniano l’impegno globale dell’Avsi, che è attivo anche in Italia con 39 progetti e oltre un milione e seicentomila persone aiutati. L’Avsi è attiva anche in Ucraina con 18 iniziative attive fin dai primissimi giorni di guerra.

L’aiuto alle donne e ai bambini

In particolare oltre 20 mila sono i bambini sostenuti a distanza, mentre un milione e seicentomila sono quelli aiutati nell’istruzioni (oltre 300 mila quelli accompagnati a scuola”). Oltre 130 mila le donne aiutate contro la violenza di genere. In totale si calcola che le persone aiutate indirettamente dall’attività dell’Avsi siano oltre 23 milioni, oltre a centinaia di enti, dalle organizzazioni della società civile, alle imprese, agli enti istituzionali.

L’organizzazione dell'”ultimo miglio”

“Avsi è orgogliosa di definirsi un’organizzazione di terreno o dell’ultimo miglio, perché è convinta che ogni progetto per essere efficace e cambiare in meglio la vita delle persone, inizia e finisce sul terreno, accanto alle persone vulnerabili”, scrivono la presidente Patrizia Savi e il segretario generale Giampaolo Silvestri , “ed è sul terreno, nell’incontro con i bisogni reali”, continuano, “che nascono anche ogni proposta di policy e ogni intervento che Avsi offre nelle sedi istituzionali, nel dibattito pubblico, nelle relazioni con gli stakeholder”. L’associazione, infatti, opera in tutto grazie a un network di 34 enti fondatori, ma poi lavora in partnership con numerose realtà locali e con il finanziamento di donatori privati e istituzioni.