Attentato in Russia, oltre 140 le vittime. Arrestati i quattro responsabili

Vatican News

In un discorso televisivo alla nazione, il presidente Putin ha indicato che i terroristi “si dirigevano verso l’Ucraina, dove, secondo le prime indagini, era stato predisposto un varco dal lato ucraino per attraversare i confine”. Kyiv ribadisce: “Nessun legame con l’attacco”. Per domani, 24 marzo, è stata indetta una giornata di lutto nazionale

Gianmarco Murroni – Città del Vaticano  

In Ucraina è stata creata una finestra per permettere ai quattro attentatori del Crocus City Hall di Mosca di attraversare il confine e fuggire dalla Russia. Lo ha detto Vladimir Putin in un discorso televisivo alla nazione. “Identificheremo – ha quindi aggiunto il presidente russo – tutti coloro che sono dietro a questo atto terroristico che pagheranno per questo”, precisando poi che i responsabili dell’attacco sono stati arrestati. “I criminali hanno ucciso indiscriminatamente cittadini russi come i nazisti”, ha aggiunto Putin che ha dichiarato una giornata di lutto nazionale per domani 24 marzo.

La rivendicazione dello Stato islamico

Intanto, il sedicente Stato islamico in una dichiarazione ha rivendicato la paternità dell’attacco e pubblicando una foto in cui sarebbero mostrati i quattro aggressori tutti mascherati. Lo riferisce l’agenzia di stampa Amaq del gruppo militante su Telegram. “L’attacco si inserisce nel contesto di una guerra furiosa tra lo Stato Islamico e i Paesi che combattono l’Islam”, ha aggiunto Amaq.

Accuse a Kyiv

“Negli ultimi anni Kyiv  ha condotto attività terroristiche attive e sistematiche contro i russi”. Sono state le parole della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova. “Ci aspettavamo la versione dei funzionari russi sulla ‘traccia ucraina’ nell’attacco terroristico al Crocus City Hall”, questa la replica del consigliere presidenziale ucraino Mikaylo Podolyak, che ribadisce che “l’Ucraina non ha il minimo legame con questo attacco. La versione dei servizi russi è assurda”.

La condanna internazionale

Numerosi i messaggi provenienti da tutto il mondo che deplorano l’attentato. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha espresso la sua “forte condanna per l’attacco terroristico compiuto contro civili alla Crocus City Jall di Mosca. Il mio pensiero in questo difficile momento – ha scritto su X von der Leyen – va alle vittime e alle loro famiglie”. Riprovazione senza alcuna esitazione arriva anche della Nato: “Nulla può giustificare un crimine così odioso. Le nostre più sincere condoglianze alle vittime e alle loro famiglie”. Vicinanza è stata espressa anche dal leader cinese Xi Jinping e da tanti capi di Stato europei, tra cui l’italiano Mattarella e il francese Macron.