Con il programma “Sports diplomacy” due atleti statunitensi saranno a Roma il 14 novembre per disputare gare in chiave solidale con portatori di disabilità e persone in situazioni di disagio
di Giampaolo Mattei
Insieme, su un campo di padel, ragazzi con autismo, con sindrome di Down e non udenti, persone povere accolte dalla Caritas, giovani delle periferie romane, diplomatici e due campioni che arrivano appositamente dagli Stati Uniti d’America: è l’iniziativa promossa, martedì 14 novembre, dall’ambasciata statunitense presso la Santa Sede e da Athletica Vaticana per vivere una concreta esperienza all’insegna dei valori sportivi più autentici, tra inclusione e solidarietà. Si giocherà in fraternità, dalle ore 16.30, al circolo “Villa Pamphili” (via della Nocetta 107), anche con il patrocinio della Federazione internazionale padel.
Nell’ambito del programma “Sports diplomacy” del Dipartimento di Stato di Washington, saranno a Roma dal 13 al 17 novembre — come “ambasciatori” del padel “per tutti” — gli atleti professionisti Andrea Samson (numero 5 nel ranking Usa femminile e protagonista agli ultimi Mondiali) e Anderson Good (che allo sport di alto livello unisce, nelle esperienze universitarie, il dialogo tra culture e religioni diverse). In particolare, nelle periferie romane i due campioni incontreranno gli studenti dell’Istituto sportivo per sordi “Magarotto” e i giovani dell’associazione “21 luglio” di Tor Bella Monaca per trovare insieme strade di riscatto sociale.
Con questa iniziativa di “padel inclusivo” l’ambasciata degli Stati Uniti presso la Santa Sede e Athletica Vaticana rilanciano, nei fatti, la visione dello sport, proposta da Papa Francesco, come strumento per costruire legami di amicizia e solidarietà tra le persone, nello spirito di “squadra” e facendo in modo che nessuno sia escluso o resti indietro. In particolare, il padel – vero e proprio fenomeno sociale in crescita impressionante – è un’esperienza sportiva inclusiva, come testimonia l’adesione all’iniziativa anche di persone con disabilità fisica e intellettivo-relazionale – le associazioni “Siamo delfini-Impariamo l’autismo” e “Padelmania per il sociale” – e di persone che sono ospitate nei Centri di accoglienza della Caritas di Roma. Ed è proprio con questo stile solidale che Athletica Vaticana è membro ufficiale della Federazione internazionale padel, dando vita a concreti progetti.
Attraverso “Sports diplomacy” atleti e allenatori di varie Federazioni sportive degli Stati Uniti d’America collaborano con ambasciate e consolati, in tutto il mondo, “per diffondere soprattutto tra i giovani la cultura dello sport come esperienza di inclusione solidale nel rispetto della diversità”. In questo ambito, il programma “Sports envoy” vede protagonisti atleti che testimoniano, personalmente, i valori fondanti e più autentici dello sport. Sono oltre 300 gli “Sports envoy”, in rappresentanza di 24 diverse discipline sportive, che finora hanno partecipato a questa iniziativa internazionale di promozione sociale e culturale.