Assisi, in tremila in marcia per la pace

Vatican News

Circa tremila persone hanno preso parte ieri alla Marcia della pace e della fraternità lunga 4 km da Santa Maria degli Angeli ad Assisi: una mobilitazione che ha visto la presenza di tanti giovani contro la guerra e contro il riarmo.. Intanto da oggi a Parigi si apre l’Incontro Internazionale organizzato dalla Comunità di Sant’Egidio “Immaginare la Pace”

Paolo Ondarza – Città del Vaticano

Bandiere arcobaleno, le note di “Imagine” di John Lennon e lo striscione “Prima di tutto la Pace” hanno caratterizzato il corteo al quale si sono uniti anche diversi bambini. Tra i partecipanti, oltre alla sindaca di Assisi Stefania Proietti, i rappresentanti di oltre 120 comuni e province provenienti da ogni parte d’Italia.

Un pericolo enorme avanza

“Siamo tantissimi. Tante persone che hanno lo  sguardo aperto sul mondo invece di rimirare il proprio ombelico e che  si rendono conto del pericolo enorme che sta avanzando”, ha detto Flavio Lotti, presidente della Fondazione PerugiAssisi per la Cultura della Pace che parla di “una marcia della Pace tra le più importanti che abbiamo mai realizzato perché il momento è davvero drammatico : Siamo qui a suonare l’allarme, siamo qui per richiamare la nostra società ad aprire gli occhi sulla gravità del momento, dei pericoli che  incombono, sulla necessità di reagire”. Da Lotti un richiamo alla politica: “Oggi è molto fragile, eppure ha la responsabilità di evitare di arrivare al punto di non ritorno”.

La Marcia della pace di Assisi, 21 settembre

Verso PerugiAssisi 2025

La Marcia di ieri, precisa Lotti è solo un anticipo di quella del prossimo 12 ottobre 2025 che, finanziata dall’Unione Europea.  si preannuncia come la più grande PerugiAssisi. Alla preparazione di questa lavoreranno per un anno, tra gli altri, i 40 giovani che hanno sorretto lo striscione di apertura corteo.

Fraternità e Agenda 2030

Nella Giornata internazionale della pace, e alla vigilia del Summit del Futuro dell’Onu, si è quindi avviato questo percorso lungo un anno, con un titolo: “Immagina”. Un programma frutto di una collaborazione tra soggetti con ruoli diversi: il Coordinamento nazionale enti locali pace diritti umani, la Rete delle scuole di pace, la Rete delle Università italiane per la pace, la Rete delle cattedre Unesco italiane e la Fondazione PerugiAssisi per la cultura della pace. Lanciato anche lo slogan della prossima “PerugiAssisi”, “Imagine all the People Living Together in Peace” (Immagina tutte le persone vivere insieme in pace). “Un percorso che faremo assieme – ha concluso Lotti – a due grandi fari che descrivono un orizzonte alternativo alla guerra totale: la lettera di Papa Francesco “Fratelli Tutti, per la fraternità e l’amicizia sociale” e l’Agenda 2030 dell’Onu per lo sviluppo sostenibile”.

Marcia della Pace, Assisi

La lampada che orienta il cammino

Presente alla marcia anche Padre Enzo Fortunato, direttore della Comunicazione della Basilica di San Pietro: “Prima di tutto la pace, ma oggi molti governanti preferiscono prima di tutto la guerra, prima di tutto le  armi, prima di tutto la morte. Dinanzi a questa deriva siamo chiamati a partire dalle parole di Papa Francesco: una nazione che dona il sorriso ai bambini è una nazione che ha futuro. Ecco perché – ha proseguito il francescano – oggi più che mai ripartire dai più piccoli, dai più fragili significa costruire una società a misura  d’uomo. Dinanzi a momenti bui come quelli che stiamo vivendo accendiamo la lampada della pace di Assisi che può orientare il cammino degli uomini di buona volontà”.

A Parigi l’incontro internazionale di Sant’Egidio

Intanto da oggi al 24 settembre si svolge a Parigi l’annuale appuntamento internazionale della Comunità di Sant’Egidio dal titolo Immaginare la pace. L’incontro organizzato dalla Comunità di Trastevere e dall’arcidiocesi della città, non sarà un tentativo di fare mediazione sulla pace, quanto piuttosto una protesta contro la guerra, dando voce a chi la soffre. Sarà poi un momento di confronto su come poter essere credibili, come uomini e donne di pace, per il futuro del modo, davanti alle giovani generazioni. “Viviamo in un tempo in cui la pace non è più all’ordine del giorno”, spiega il presidente di Sant’Egidio Marco Impagliazzo: “Le religioni, e con loro uomini di cultura, umanisti, filosofi e politici, si riuniscono per riaffermare la speranza nel dialogo”.