Eugenio Bonanata – Assisi
Sono disabili, vivono in povertà estrema e grazie all’aiuto della parrocchia sono riusciti a produrre bricchetti di carbone utilizzando una tecnologia rivoluzionaria che combina rifiuti e piante di scarso valore come le ninfee. Sembra una favola quella emersa ad Assisi durante l’assegnazione della seconda edizione del ‘Premio internazionale Francesco d’Assisi Carlo Acutis per una economia della fraternità’ che si è svolto sabato pomeriggio nel Santuario della Spogliazione. Eppure, si tratta di una realtà concreta: proviene dalla diocesi di Pasig, nelle Filippine, è composta da persone, e quest’anno ha vinto il premio voluto dalla Diocesi di Assisi.
Il riconoscimento, in linea con i continui richiami di Papa Francesco, consiste in un foulard raffigurante la rinuncia dei beni di San Francesco d’Assisi più una somma (50mila euro) messa a disposizione da alcuni benefattori a sostegno di iniziative produttive ubicate in realtà estreme del mondo che altrimenti non ce la farebbero ad andare avanti. “Noi non vogliamo dare soltanto soldi”, precisa don Antony Figueiredo, responsabile delle relazioni internazionali della diocesi di Assisi, che aggiunge: “vogliamo ispirare progetti generativi che siano capaci di aiutare la situazione della gente nelle loro città, in modo che anche altri possano seguire l’esempio”.
Il gruppo vincitore arriva da una zona davvero molto depressa delle Filippine. “Vivono nelle baracche e sono considerati come dei veri e propri scarti”, dice Don Danilo Floris, sacerdote filippino di stanza a Roma, che ha ritirato il premio a nome della comunità dando lettura di un messaggio a firma del vescovo di Pasig monsignor Mylo Hubert C. Vergara. Il presule afferma che è la gioia il sentimento prevalente delle persone a fronte di questa notizia riguardante i loro concittadini. “È stata premiata la loro perseveranza e anche la loro creatività”, commenta don Danilo riflettendo sul fatto che questi ‘mattoncini’ possono avere un impiego equivalente al carbone tradizionale, ma con un costo e un impatto ambientale nettamente inferiori. “Ora – prosegue – potranno rafforzare questo progetto, vivere con maggiore dignità e dare lavoro a qualcuno nella propria terra”.
Per don Antony Figueiredo questi auspici sono legati anche al progetto proveniente dalla Nigeria a cui è andato un riconoscimento speciale (15 mila euro). Si tratta di ‘Farm of Francesco’ frutto di Agriculture & Justice Village, uno dei villaggi di Economy of Francesco: una sorta di fattoria ‘demo’, che mette al centro i giovani agricoltori, in cui si studiano e si insegnano le tecniche e le metodologie per coltivare la terra in modo sostenibile. Insomma, sono tanti i motivi di felicità a margine dell’iniziativa voluta dalla Diocesi di Assisi. “Stiamo arrivando in tutto il mondo”, conclude don Antony ricordando che quest’anno sono pervenuti 18 progetti da 4 continenti.