ASIF: si consolida il percorso per la trasparenza finanziaria

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Pubblicato il rapporto annuale dell’Autorità di Supervisione e Informazione Finanziaria: il Vaticano sempre più allineato agli standard internazionali per il contrasto al riciclaggio e al finanziamento al terrorismo. Continuano le segnalazioni di attività sospette: 123 lo scorso anno, 118 dallo IOR. Firmati protocolli d’intesa con 9 Paesi esteri

Salvatore Cernuzio – Città del Vaticano

Un lavoro costante quello svolto dall’Autorità di Supervisione e Informazione Finanziaria (ASIF), documentato dal rapporto annuale pubblicato oggi 17 giugno in riferimento all’anno 2023. Le attività sospette segnalate sono state 123, 118 provenienti dallo IOR. In calo il numero di sospensioni di operazioni (un solo caso; nel 2022 erano cinque) e anche dei rapporti inviati all’Ufficio del Promotore di Giustizia (11; due anni fa erano 19). Un segno che il sistema si è stabilizzato secondo parametri di sicurezza e trasparenza.

Intensa cooperazione interna e internazionale

In aumento, invece, l’attività di cooperazione interna con le altre Autorità competenti della Santa Sede e dello Stato vaticano, e internazionale con la partecipazione, tra l’altro, ai consessi di Moneyval ed Egmont. Si mantengono “intense” le esperienze formative e particolarmente proficui, in tale ambito, sono i rapporti e lo scambio di best practices con Bundesbank e Banca d’Italia. In aumento sono pure i protocolli d’intesa, firmati nel 2023 con 9 Paesi: Algeria, Azerbaijan, Bahamas, Curaçao, Libano, Senegal, Mauritius, Nepal e Zambia. L’ASIF continua, poi, ad offrire un contributo per il recupero di proventi da attività criminose, rendendosi un centro di ricavo netto grazie anche allo scambio di informazioni con le proprie controparti internazionali.

Barbagallo: l’anno con il maggior numero di conflitti

Il tutto in un anno, il 2023, che – come sottolinea nella lettera introduttiva al rapporto il presidente di ASIF, Carmelo Barbagallo – “si è di fatto contrassegnato come l’anno con il maggior numero di conflitti dalla Seconda Guerra mondiale”. Una situazione che “contribuisce a rendere sempre più complesse e difficili le relazioni internazionali”, ma, al contempo, “è da stimolo a non deflettere dalla lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo a livello planetario”.

“Mantenere e sviluppare una solida rete di relazioni internazionali continua ad essere un fondamentale obiettivo strategico dell’ASIF, nell’interesse della giurisdizione”, afferma sempre Barbagallo, sottolineando come alle “proficue relazioni internazionali” si sono affiancate altrettanto “fruttuose relazioni” all’interno del Vaticano con l’Ufficio del Promotore di Giustizia, la Gendarmeria e l’Ufficio del Revisore Generale grazie a “riunioni periodiche”, e anche molteplici occasioni di confronto e approfondimento con la Segreteria di Stato, la Segreteria per l’Economia e il Governatorato.

Schlitzer: impegno rilevante in ambito internazionale

Da parte sua, il direttore Giuseppe Schlitzer nella introduzione al documento, sottolinea pure come “l’impegno in ambito internazionale continua ad essere rilevante per l’Autorità, in primis con riferimento a Moneyval”. Indica quindi come “significativa” la proiezione dell’Autorità verso l’esterno, cioè con Autorità omologhe di altri Stati, ed “assidua” la collaborazione con le altre Autorità competenti della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano.

Vigilanza sullo IOR

Il rapporto si addentra poi sull’attività di vigilanza dell’ASIF – nelle sue due componenti di contrasto al riciclaggio e al finanziamento al terrorismo e prudenziale – sull’ente vigilato, cioè l’Istituto per le Opere di Religione (IOR), unico autorizzato a svolgere attività finanziaria in modo professionale nella giurisdizione. Nell’ambito del Protocollo d’intesa con la SpE, l’ASIF ha monitorato le procedure adottate dallo IOR per adempiere i requisiti stabiliti dall’Accordo con gli Stati Uniti per l’osservanza degli obblighi fiscali e l’attuazione del Foreign Account Tax Compliance Act (il cosiddetto Accordo FATCA) del 2015. Il rapporto spiega che dal 2020 l’Ufficio Vigilanza ha condotto tre ispezioni sullo IOR, di cui una “ad ampio spettro” in materia prudenziale, un’ispezione di follow-up e una ‘mirata’ in materia di contrasto al riciclaggio e al finanziamento al terrorismo.  

Raccomandazioni di Moneyval e direttive europee

“Degno di nota” viene poi definito nel rapporto il lavoro di revisione della Legge XVIII del novembre 2023 su trasparenza, vigilanza e informazione finanziaria, resosi necessario per recepire alcune raccomandazioni del Mutual Evaluation Report di Moneyval (aprile 2021) e per allineare alcune disposizioni alle direttive europee, come concordato in sede di Comitato Misto (l’organismo che vigila sul rispetto della Convenzione monetaria con la UE).

Oltre 120 segnalazioni di attività sospette

Quanto alle attività specifiche, l’ASIF riferisce di 123 segnalazioni di attività sospette ricevute nel 2023, di cui 118 dallo IOR, quattro da Autorità della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano e una da un Ente Senza scopo di Lucro (NPO). Valori in linea con quelli registrati nel 2022. Risultano invece essere diminuiti i rapporti inoltrati al Promotore di Giustizia: undici. Un dato che, assieme ad altri, può essere letto come rappresentativo di una stabilizzazione dei parametri di sicurezza e trasparenza.

Un solo caso di sospensione di operazioni

Sceso pure il numero di sospensioni di operazioni e transazioni: un solo caso di importo “limitato” (5.848 euro) che ha richiesto il ricorso a misure preventive ai sensi dell’articolo 48 della Legge n. XVIII. “Una diminuzione sostanziale”, quindi, delle casistiche che hanno richiesto misure preventive da parte di ASIF rispetto ai due anni precedenti: nel 2021 si erano registrate infatti 4 sospensioni di operazioni e transazioni ed il blocco di un conto corrente, per un ammontare complessivo di 626.188 euro; nel 2022 si erano registrate 5 sospensioni di operazioni e transazioni per un ammontare complessivo di 829.050 euro.

Firmati 9 protocolli d’intesa

Sul fronte della cooperazione internazionale, nel 2023 l’ASIF ha inviato invece 22 richieste di informazioni o comunicazioni spontanee alle controparti, ricevendo dieci comunicazioni di questo tipo. Particolarmente ampia, poi, come detto, l’attività di sottoscrizione dei protocolli d’intesa con le UIF estere: con i 9 siglati nel 2023, i protocolli firmati sono passati da 67 a un totale di 76 nei quattordici anni di attività dell’ASIF.

Trasporto di contante

Infine, riguardo alle dichiarazioni di trasporto transfrontaliero di contante, nel 2023 l’ASIF ha registrato un aumento delle dichiarazioni in entrata, 165 per un importo totale di oltre 15 milioni di euro (15.462.762), e 361 dichiarazioni in uscita, per un importo totale di più di 5 milioni (5.201.311). Un trend, questo, in atto dal 2019, sottolinea l’Autorità, spiegando che la grande maggioranza degli importi dichiarati sono da ricondurre all’attività di Autorità Pubbliche vaticane.

Allineamento agli standard internazionali

L’insieme delle attività descritte mostra quindi come l’Autorità continui a perseguire quegli obiettivi per cui, nel 2010, Benedetto XVI l’aveva istituita: un’azione di alta qualità per la prevenzione e il contrasto del riciclaggio e del finanziamento del terrorismo e per la trasparenza finanziaria. I risultati positivi raggiunti mostrano quindi un consolidamento del Vaticano nell’allineamento ai migliori standard internazionali.