Chiesa Cattolica – Italiana

Argentina. La Vergine di Itatí in pellegrinaggio contro gli incendi

Roberta Barbi – Città del Vaticano

Non si contano neanche più i danni subiti dai piccoli e grandi produttori agricoli che, in questo mese ed oltre di incendi nella provincia nordorientale argentina di Corrientes, al confine con Paraguay, Brasile e Uruguay, hanno perso tutto: raccolto, utensili, bestiame, oltre ad intere famiglie esposte a pericoli sempre in agguato. Dopo il messaggio dei vescovi argentini che invitavano la popolazione a pregare affinché venisse la pioggia a spegnere finalmente il fuoco, ora su iniziativa dell’arcivescovo della diocesi, monsignor Andrés Stanovnik, le immagini della Vergine di Itatí in pellegrinaggio visiteranno i decanati dell’arcidiocesi, le parrocchie e le istituzioni ecclesiastiche e civili.

Il vescovo: la protezione di Maria molto invocata dalla popolazione

“Conosciamo la profonda devozione mariana della gente di Corrientes – spiega il presule – per questo le visite della Vergine cercheranno in qualche modo di far sentire la protezione della tenera Madre ai suoi figli, avvicinandola a quei luoghi dove gli incendi non danno tregua”. “Sarà importante per il nostro popolo credente sentire la sua vicinanza, la sua consolazione e la sua potente intercessione, come ha fatto in altri momenti della nostra storia”, ha continuato. Questi pellegrinaggi avverranno nei prossimi giorni e culmineranno domenica 27 febbraio con la tradizionale apertura dell’Anno pastorale con la celebrazione della Messa presieduta proprio dall’arcivescovo.

La Chiesa accanto alle famiglie colpite 

Gli sforzi del personale sanitario che protegge la salute degli abitanti di Corrientes, così come quelli delle forze di sicurezza e delle centinaia di vigili del fuoco volontari e di tutte le persone che combattono gli incendi in diverse parti della provincia, devono essere sostenuti, non solo con la preghiera ma anche con l’aiuto sotto forma di vari articoli di cui oggi c’è grande bisogno. Per questo la Caritas ha invitato chiunque possa ad effettuare donazioni anche sotto forma di beni che possono essere portati nelle sedi diocesane e nelle parrocchie: acqua minerale, bevande idratanti e barrette ai cereali, tra i più apprezzati. “Ci uniamo a tante sorelle e fratelli che hanno pregato nelle loro comunità e con le loro famiglie nei loro altari domestici, affinché Dio, Padre buono e misericordioso, per l’intercessione della Madre del Suo Divin Figlio Gesù, ci liberi da queste tragedie, e ci dia la grazia di essere un popolo in cui tutti ci amiamo di più, cerchiamo l’unità e ci occupiamo efficacemente di coloro che soffrono di più”, ha concluso monsignor Stanovnik.

Nel 2022 bruciati ventimila ettari al giorno

Sono allarmanti i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Tecnologia Agricola secondo il quale l’area colpita dagli incendi a Corrientes, da metà gennaio al 7 febbraio, è aumentata più di sei volte, da circa 80mila ettari a quasi 519mila ettari, con un aumento progressivo e costante che, dall’inizio del 2022, registra un ritmo medio di quasi 20mila ettari al giorno. Una situazione che, a meno di una svolta nella situazione meteo attualmente non in previsione, non potrà che peggiorare. Sabato scorso, il ministro dell’Ambiente argentino, Juan Cabandié, aveva collegato gli incendi alla pratica di bruciare le praterie come parte dell’attività agricola, ma in una successiva dichiarazione congiunta, l’associazione dei datori di lavoro agricoli Confederaciones Rurales Argentinas e l’associazione Forestale Argentina hanno negato qualunque responsabilità dei produttori rurali e forestali per gli incendi a Corrientes. 

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