Isabella Piro – Città del Vaticano
L’accesso per tutti alla vaccinazione anti-Covid deve essere la priorità del 2021: lo scrive monsignor Miguel Cabrejos Vidarte, presidente della Conferenza episcopale del Perù (Cep) e del Consiglio episcopale dell’America Latina (Celam), in un messaggio diffuso nei giorni scorsi, in occasione dell’inizio del nuovo anno. Tra i compiti prioritari dei prossimi dodici mesi, si legge nel documento episcopale, c’è “il prendersi cura della vita di migliaia di nostri fratelli e sorelle, rafforzando il sistema sanitario per affrontare con successo la pandemia da coronavirus e trovare una soluzione alla crisi economica che ha impoverito migliaia di famiglie”. “La speranza che tutti possano accedere al vaccino è un bisogno urgente e una richiesta di tutti i settori della società”, sottolinea il presule, che rivolge poi un pensiero ai tanti morti provocati dalla pandemia in America Latina, nonché alle “migliaia di persone che hanno perso il lavoro e la cui povertà si è acuita”.
La pandemia ha messo in luce una Chiesa samaritana
Tuttavia, nonostante le tante difficoltà verificatesi, aggiunge monsignor Cabrejos, il 2020 appena concluso passerà alla storia anche per “i grandi atti di umanità e carità cristiana” che sono emersi: si è trattato di “gesti di solidarietà, di vocazione al servizio, di dedizione fino all’eroismo” che hanno “scritto storie belle di autentico amore per il prossimo”. In particolare, scrive ancora il presidente del Celam, la pandemia ha messo in luce “il volto di una Chiesa samaritana, che accoglie e guarisce il fratello caduto lungo il cammino”, mettendo al primo posto i più vulnerabili e gli esclusi della società. “Insieme siamo riusciti a salvare molte vite e a dare cibo e salute ai più poveri”, ricorda il presule, soprattutto di fronte ai gravi problemi che affliggono la regione latinoamericana e caraibica, come “la grave ingiustizia sociale e la disuguaglianza, la fragilità dei nostri sistemi politici, la necessaria lotta alla corruzione e la distruzione del Creato”. E questi – ribadisce il presidente della Cep – sono “compiti e sfide che non possiamo permetterci di trascurare nel nuovo anno appena iniziato”.
Realizziamo un Paese fatto di giustizia, uguaglianza e solidarità
Citando, poi, i quattro grandi sogni per l’Amazzonia, indicati da Papa Francesco nell’Esortazione apostolica post-sinodale “Querida Amazonia”, monsignor Cabrejos esorta i fedeli a realizzare in tutta l’America Latina “il sogno sociale di costruire la giustizia e rafforzare la pace; il sogno ecologico di prendersi cura della casa comune per tutti; il sogno culturale di promuovere l’accesso ad un’istruzione di qualità, il rispetto per le donne e i bambini, la valorizzazione dei giovani e la tutela dei popoli indigeni e degli afroamericani”; infine, il sogno ecclesiale per una Chiesa latinoamericana “più missionaria, sinodale e in uscita”.
Dal presule anche l’esortazione a “costruire spazi che rendano possibile il bene comune”, vera “pietra angolare che permetterà di progredire nel rispetto dei diritti e dei doveri di tutti, soprattutto dei migranti e dei rifugiati”. “Desideriamo – scrive il presidente del Celam – l’amicizia sociale e la fratellanza universale, senza frontiere”. Infine, affidando l’America Latina alla Vergine di Guadalupe, monsignor Cabrejos esorta alla solidarietà, alla costruzione di “ponti di dialogo, legami di unità e percorsi di rispetto per tutti”.