Alla scuola della Laudato si’ nel Borgo voluto dal Papa per i più fragili

Vatican News

Nei 55 ettari della residenza di Castel Gandolfo, il Centro di Alta Formazione Laudato si’ continua l’impegno per la realizzazione del Borgo ispirato all’enciclica sulla Casa comune e istituito tramite chirografo pontificio: uno spazio dedicato a giovani, migranti, donne vittime di violenza, disabili ed ex detenuti ma anche universitari e imprenditori. Educazione all’ecologia integrale, economia circolare, sostenibilità ambientale: le tre direttrici dell’iniziativa

Cecilia Seppia – Città del Vaticano

“Tutto è in relazione”, “tutto è collegato”, “tutto è connesso”: questo è il leitmotiv che attraversa la Laudato si’, l’enciclica di Papa Francesco sulla cura della Casa comune pubblicata il 18 giugno 2015, ed è con maggior evidenza l’asse portante dell’esortazione apostolica Laudate Deum, del 4 ottobre 2023. In questo spazio di tempo tra i due testi, in mezzo a crisi economiche, sociali, umane senza precedenti come quella provocata dalla pandemia di Covid-19 o dal conflitto in Ucraina e Medio Oriente, non sono mancati richiami, appelli, iniziative e progetti incoraggiati dal Successore di Pietro per promuovere e diffondere “l’ecologia integrale” e realizzare così un mondo più equo. Ecologia integrale che lungi dall’essere uno slogan ideologico o un accumulo di massime e citazioni ad effetto su argomenti disparati (clima, acqua, biodiversità, inquinamento, povertà, lacoro, ecc.), è invece apparsa subito come paradigma di giustizia, come nuova consapevolezza che ha portato gli esperti di tutto il mondo ad interrogarsi e a mettere a punto (finalmente) soluzioni in cui la preoccupazione per la natura, l’equità verso i poveri, l’impegno nella società, risultino inseparabili. In questa orbita esattamente un anno fa con due chirografi pubblicati sul sito del Governatorato, Papa Francesco avviava il progetto “Borgo Laudato si’” aprendo un nuovo spazio di formazione, educazione e sensibilizzazione nella residenza pontificia di Castel Gandolfo e istituiva il Centro di Alta Formazione Laudato si’ (CeAF-LS), organismo scientifico, educativo e di attività sociale incaricato di tradurre in opere concrete la straordinaria intuizione del Pontefice, proseguendo con creatività quel dialogo di alleanza tra uomo e ambiente iniziato da Francesco d’Assisi e ripreso da Francesco di Roma.

Le due fasi del progetto

In questo primo anno di impegno per la conversione ecologica il Centro, come riporta la nota odierna della Sala Stampa vaticana, coadiuvato da esperti nazionali e internazionali, ha delineato tre direttrici principali del progetto “Borgo Laudato si’”, rivolto ai giovani e a chiunque si trovi in condizione di vulnerabilità: l’educazione all’ecologia integrale, l’economia circolare e generativa e la sostenibilità ambientale. Lo scenario di attuazione è costituito dal meraviglioso patrimonio ambientale, storico e culturale delle Ville Pontificie, in particolare appunto i 55 ettari della residenza estiva di Castel Gandolfo. La prima fase del progetto riguarderà l’area dei giardini, stimata in 35 ettari, la seconda fase invece, i 20 ettari di terreno agricolo e zootecnico, dove si trovano anche serre ed edifici di servizio. Le attività, che sono state già avviate nei giorni scorsi, riguardano in primo luogo la conservazione, il mantenimento e la cura del patrimonio affidato al CeAF-LS, attraverso anche innovazioni tecnologiche che consentono di custodire al meglio la ricchezza inestimabile del luogo e preservarne l’integrità per le generazioni future. Qui, in questo scenario privilegiato, il Governatorato e le Direzioni coinvolte, daranno avvio ad una serie di attività formative il cui comune denominatore sarà appunto l’ecologia integrale.

Esperienza, educazione, lavoro

In primo luogo si darà continuità all’apertura dei giardini per le visite pubbliche, attività già avviata negli anni scorsi per realizzare il desiderio del Papa di aprire la sua Casa a tutti e tutte: l’idea fondamentale è quella di offrire ai visitatori la possibilità di coniugare in una sola esperienza secoli di storia, bellezze naturali e artistiche uniche e un percorso immersivo ed inclusivo Laudato si’ dove chiunque lo desideri potrà conoscere i principi dell’enciclica e soprattutto metterli in pratica, sperimentando che la vera conversione inizia dal cuore e dal cambiamento di idee e prospettive. Accanto all’educazione saranno avviati corsi di formazione al lavoro, inizialmente negli ambiti della manutenzione del verde, potatura, giardinaggio, arboricoltura. I destinatari ancora una volta, sono coloro che la società mette ai margini e che invece nelle Ville del Papa, potranno sentirsi pienamente accolti: parliamo di migranti, rifugiati, minori non accompagnati, donne sopravvissute a violenza, giovani e adulti disoccupati, persone con diverse abilità ed ex detenuti. Tutti i percorsi di formazione professionale prevederanno l’inserimento nel mondo del lavoro e un accompagnamento personale per il primo anno di impiego. Grande attenzione anche ai giovani e ragazzi divisi in fasce di età. Per i più piccoli – scuole elementari, medie e superiori – verranno offerte visite guidate e momenti formativi, con la possibilità di svolgere attività e laboratori. Per gli universitari verranno organizzati, in collaborazione con i vari atenei, summer school, corsi e giornate di approfondimento sui temi della Laudato si’. In ultimo, come risposta a un bisogno emergente, verranno offerti seminari e ritiri sui temi fondamentali della enciclica sociale di Francesco anche ad imprenditori e tecnici di imprese. Molti di loro infatti, negli ultimi anni, indipendentemente dalla fede religiosa, hanno manifestato interesse ad approfondire le raccomandazioni e i suggerimenti contenuti nell’enciclica, per realizzare aziende non solo “green” o sostenibili, ma orientate al bene.

Economia circolare e sostenibilità

La seconda fase del progetto – che verrà avviata nel secondo semestre del 2024 – riguarda i 25 ettari dell’area agricola e zootecnica. In questa zona si stanno già realizzando alcune attività propedeutiche in vista di una riorganizzazione e sviluppo delle attività produttive, che da anni caratterizzano le fattorie pontificie di Albano. Per dare maggiore sostenibilità al progetto, il CeAF sta elaborando un modello di economia circolare fondato sulla condivisione, su riutilizzo, riparazione, ricondizionamento e riciclo. Fa parte infine del progetto la creazione di una comunità energetica fondata su fonti rinnovabili. In ogni attività verrà data grande importanza alla preservazione della biodiversità e alla armonica interazione tra essere umano e natura. Per il Giubileo, conclude la nota della Sala Stampa vaticana, dovrebbe essere pronto un vero e proprio “Borgo Laudato si’”: un microcosmo di totale immersione nell’ecologia integrale, un luogo dove imparare e toccare con mano i fondamenti della custodia del Creato fino a volersi impegnare in prima persona a proteggerlo con premura amorosa, consapevoli che questa nostra terra è l’unica Casa che abbiamo.