Il monologo dell’attore Giacomo Poretti incentrato sull’anima e la riflessione del cardinale Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la Cultura, hanno caratterizzato il Dies Academicus dell’università del Papa. Dialogo e incontro le linee guida per un futuro all’insegna del coraggio e dell’audacia
Giacomo Poretti mentre legge il suo monologo sull’anima
I preti che tatuano il cuore con qualcosa di prezioso
Per Poretti l’uomo di oggi cerca rassicurazione in quello che vede, nella tecnologia ad esempio, nell’algoritmo che sceglie per noi, nei big data ma con l’anima bisogna fare i conti. “I preti possono scombussolarti la vita”, niente di più vero, come è vero – ha continuato l’attore – che fa pensare la scelta di dedicarsi al sacerdozio. I preti per lui sono “uomini ostinati” che non hanno ceduto al fascino degli influencer, “che hanno la sfrontatezza di svegliarsi tutte le mattine e vestirsi di nero, questi poveri cristi cercano di tatuarci nel cuore qualcosa di prezioso e misterioso”. Preziosa e misteriosa come l’anima.