Alle 20:25 di ieri, giovedì 25 gennaio, è morto l’uomo condannato alla pena capitale dalla Corte suprema degli Stati Uniti per l’omicidio su commissione della 45 enne Elizabeth Kenneth. Detenuto in carcere da 34 anni, è deceduto per soffocamento dopo aver respirato azoto puro gassoso. È il primo caso al mondo in cui l’esecuzione della pena capitale avviene con tale metodo
Silvia Giovanrosa – Città del Vaticano
Kenneth Eugene Smith è il primo uomo a morire dopo aver respirato azoto. La condanna è stata eseguita ieri, giovedì 25 gennaio. La Corte suprema degli Stati Uniti gli aveva negato l’ultima possibilità di appellarsi contro il metodo scelto per eseguire la condanna. Si tratta del primo caso al mondo di morte per asfissia tramite azoto, da quando, nel 1982, è stato introdotto dagli Stati Uniti, l’utilizzo dell’iniezione letale. I funzionari dell’Holman Correctional Facility di Atmore, in Alabama, dove è stata eseguita la condanna, hanno fatto sapere che l’uomo è stato dichiarato morto alle 20.25 ora locale. L’esecuzione è durata circa 22 minuti e Smith è sembrato rimanere cosciente per diverso tempo. L’uomo aveva già subito una prima esecuzione il 17 novembre del 2022: era stato sottoposto all’iniezione letale alla quale era sopravvissuto perché gli addetti all’esecuzione non erano riusciti a trovare la vena. Da quel momento Smith ha cominciato a soffrire di angoscia e depressione.
Le dichiarazioni di Amnesty International e delle Nazioni Unite
Inutile la mobilitazione di organizzazioni in difesa dei diritti umani che chiedevano di fermare l’esecuzione, definita ai limiti della tortura. Il portavoce di Amnesty International, Riccardo Noury ha commentato quanto accaduto: ”Pompare azoto per molti minuti per togliere ossigeno è una cosa terribile, una sofferenza atroce”, ha detto. “Sembra quasi che la Corte abbia deciso di vedere come andava a finire con Smith per poi, eventualmente, vietare esecuzioni successive. Un esperimento nell’esperimento, dunque”. Dopo l’ufficialità del fatto arriva il commento delle Nazioni Unite: “Deploro profondamente l’esecuzione di Kenneth Eugene Smith in Alabama”, ha dichiarato l’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i ditti umani, Volker Tusk, “nutro serie preoccupazioni che questo metodo non testato di asfissia da azoto possa costituire tortura o trattamento crudele, inumano o degradante”.
Le ultime parole
Prima di indossare la maschera, il condannato ha morte ha pronunciato queste ultime parole: “Stasera l’Alabama fa sì che l’umanità faccia un passo indietro. Me ne vado con amore, pace e luce”. Dopo aver fatto il segno del cuore con le mani verso i familiari e i testimoni, Smith ha detto: “Grazie per avermi supportato. Vi amo, vi amo tutti”. Lo Stato dell’Alabama ha definito l’uso di azoto puro “il metodo meno doloroso e più umano”, e che l’uomo avrebbe probabilmente perso i sensi nel giro di un minuto o due, per morire subito. Tuttavia nessuno ha spiegato se e quanto abbia sofferto.