Marcello Filotei – Città del Vaticano
Cinque concerti tematici, con programmi che in certi casi non ti aspetteresti da un festival organizzato dal Pontificio Istituto di Musica Sacra, almeno se non conosci l’istituzione. «Concertando», giunto alla settima edizione, è una rassegna di concerti cameristici che apre il 31 marzo e si conclude il 4 aprile proponendo ogni sera una prospettiva diversa sul repertorio classico e contemporaneo.
«Dall’abisso», «Per un’anima», «Amore e psiche», «Contemporanea» e «Il lavoro del talento» sono i titoli di serate che promettono un viaggio da Beethoven a Biber, da Franck, a Brahms, da Schubert a De Falla fino a Barber, segna ignorare l’antica lezione di Palestrina, d’Avalos e Tolomei, e senza disdegnare uno sguardo sulla contemporaneità partendo da Schönberg per arrivare fino a Vasks e Crumb che di solito si ascoltano nelle rassegne specializzate nella musica d’oggi.
Sul palco saliranno numerosi musicisti ogni sera, con organici che cambiano da un brano all’altro all’interno dello stesso concerto. Il primo, per esempio, si aprirà con l’Overture Egmont di Beethoven in una trascrizione per due pianoforti a otto mani, seguirà la Ballata degli incontri possibili per pianoforte, violino, viola e violoncello di Marco Cimagalli, che al Pims insegna Analisi musicale, per continuare con la Passacaglia per violino solo di Biber e concludere con il Quintetto per pianoforte e archi di Franck.
Il primo appuntamento è per questa sera alle 20,30 presso la Sala Accademica del Pontificio Istituto di Musica Sacra, in Piazza Sant’Agostino a Roma. Tutti gli altri concerti si svolgono nello stesso posto alla stessa ora, tranne quello del 3 aprile che è anticipato alle 19.30.