Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano
Tornano a formarsi nei laboratori della Fabbrica di San Pietro i giovani scalpellini e marmisti, muratori stuccatori e decoratori, e falegnami ai quali sarà affidata la manutenzione e il restauro di quello scrigno di tesori di fede, arte e architettura che è la Basilica Vaticana. Nel pomeriggio di lunedì 16 gennaio viene infatti inaugurata la Scuola delle Arti e dei Mestieri della Fabbrica, promossa in collaborazione con la Fondazione Fratelli tutti. I venti giovani allievi, selezionati nei mesi scorsi per ciascuno dei tre corsi di indirizzo previsti per il primo anno, saranno i veri protagonisti dell’evento, dalle 17 nella sala capitolare della Basilica Vaticana.
Venti giovani allievi da Italia, Perù, Germania e Bielorussia
Sono dodici ragazzi e 8 ragazze, provenienti da Italia, Perù, Germania e Bielorussia, tutti diplomati e con una formazione tecnico/artistica, come previsto dal bando di ammissione. I più giovani hanno da poco terminato la scuola secondaria superiore e hanno scelto la Scuola delle Arti e dei Mestieri della Fabbrica di San Pietro prima di affacciarsi al mondo del lavoro o degli studi universitari. Altri sono studenti universitari che, anche su consiglio dei loro docenti, hanno chiesto di frequentare la Scuola. Altri ancora hanno già iniziato uno dei mestieri oggetto dei corsi, altri sono disoccupati o impiegati in lavori precari. Saranno gli eredi dei giovani aspiranti “muratori, pontaroli, falegnami, scalpellini e tutti gli artieri di arti meccaniche” che la Fabbrica ha iniziato a formare 250 anni fa, istituendo lo Studio Pontificio delle Arti, un vero centro formativo di eccellenza.
Alla fine del XVIII secolo era lo Studio Pontificio delle Arti
Come documentano le fonti di archivio, fin dalla fine del XVIII secolo, la frequenza della Scuola della Fabbrica era gratuita, voluta per la formazione dei giovani artigiani di tutta Roma, aperta la sera e nei giorni festivi per permettere agli allievi di lavorare al mattino. Già allora la Fabbrica sceglieva di trasmettere alle nuove generazioni di artigiani il sapere tecnico degli antichi e le competenze necessarie per svolgere il proprio servizio nella Basilica Vaticana, come atto di amore e di responsabilità. Anche oggi, come sottolinea il cardinale Mauro Gambetti, presidente della Fabbrica di San Pietro e della Fondazione Fratelli tutti, che introdurrà l’incontro inaugurale di lunedì 16, la Fabbrica sceglie di tornare a promuovere la trasmissione di quel “sapere pratico”, legato al saper fare, con una proposta didattica e finalità simili.
Scuola gratuita, il sapere trasmesso dalle maestranze sanpietrine
Per questo la Scuola è gratuita e il sapere sarà trasmesso dalle migliori maestranze della Basilica. Le lezioni teoriche si terranno nelle aule appositamente allestite nei locali del Palazzo della Canonica, mentre le attività di laboratorio saranno svolte nelle officine della Fabbrica di San Pietro, dove gli aspiranti artigiani avranno la possibilità di esercitarsi e operare a stretto contatto con le maestranze sanpietrine. La Fabbrica di San Pietro da oltre cinque secoli è un centro di eccellenza del sapere, capace di stimolare la creatività e l’abilità di artisti e di artigiani costantemente impegnati per far fronte alle esigenze specifiche di un edificio unico nel suo genere, quale è la Basilica Vaticana. Gli studenti apprenderanno i mestieri della tradizione, adattati alle nuove tecnologie. La partecipazione alla Scuola offrirà l’occasione per costruire una comunità educante, formata in spirito di fraternità e in vista di una crescita umana integrale, come alternativa alla solitudine del sapere e al crescente individualismo professionale.
Gambetti: un seme nel terreno della promozione umana
“La Scuola – spiega ancora il cardinale Gambetti – ci aiuterà a piantare un seme nel terreno della promozione umana, della formazione volta al servizio alla cultura, alle donne e agli uomini del nostro tempo e alla Chiesa. Grazie alla tradizione centenaria custodita dalla Fabbrica di San Pietro, alla professionalità dei sanpietrini e al contributo scientifico del panorama accademico internazionale, cercheremo di portare come frutto una formazione davvero integrale, capace di coinvolgere, con l’insegnamento delle arti e dei mestieri, la dimensione spirituale, quella culturale e antropologica, l’etica e la cura della vita comunitaria”.
Direttore il gesuita padre Francesco Occhetta
All’inaugurazione sarà presente anche tutto il corpo docente, composto dal personale dell’Ufficio Tecnico della Fabbrica di San Pietro, da docenti di Università italiane e straniere e da artigiani di grande esperienza. L’offerta formativa dei corsi sarà illustrata da padre Francesco Occhetta, segretario generale della Fondazione Fratelli tutti e direttore della Scuola, e dal responsabile scientifico Assunta Di Sante. Seguirà una visita guidata alla Basilica Vaticana.
Una formazione per la crescita professionale e umana
I percorsi formativi avranno come obiettivi la crescita professionale e umana dei giovani artigiani e lo sviluppo delle abilità manuali, con l’apprendimento storico-artistico, la conoscenza dei materiali impiegati e l’acquisizione di competenze tecniche e tecnologiche. L’attività didattica prevede cicli di lezioni frontali, seminari, visite guidate e sopralluoghi di studio in diverse località italiane. Attraverso questa forma di apprendistato attivo e di trasmissione generazionale del sapere, gli allievi potranno immergersi nella vita della Basilica Vaticana, per conoscerne la spiritualità, i luoghi, le persone e l’organizzazione.
Corsi di 6 mesi, allievi ospiti di “Villa Aurelia”
I corsi dureranno 6 mesi con frequenza in presenza e obbligatoria. Per l’intera durata della Scuola gli alunni saranno ospitati presso la residenza “Villa Aurelia” dei Padri Dehoniani, situata nelle vicinanze della Basilica, dove giungeranno al mattino del 16 gennaio. Li accompagnerà nelle dinamiche di gruppo, la tutor Gloria Amaduzzi, che favorirà l’elaborazione personale attraverso la riflessività, l’ascolto e la condivisione, affinché l’esperienza permetta di instaurare relazioni autentiche e fraterne, in un clima in cui ognuno possa sentirsi accolto.
Metà delle domande presentate da ragazze
E’ interessante notare che la metà delle domande di ammissione è stata presentata da ragazze. Fin dal Cinquecento, nel cantiere di San Pietro, la presenza di maestranze femminili impiegate in questo genere di lavori non è stata certo episodica. Tra le “sanpietrine” del passato, esemplari per tenacia, intraprendenza, spirito imprenditoriale e coraggio, troviamo mastre muratrici, carrettiere, pozzolaniere, fabbre, fornaciare, vetrare, intagliatrici di legno e di pietre dure, che hanno goduto di una sostanziale parità economica e considerazione rispetto ai colleghi uomini.
Già disponibili le informazioni per la prossima selezione
La selezione dei candidati, operata attraverso un test e un colloquio individuale con il supporto della segreteria organizzativa della Scuola, coordinata da Paola D’Onofrio, ha tenuto in particolare considerazione le motivazioni personali. Tutti hanno manifestato il desiderio di formarsi in mestieri antichi, che oggi sembrano essere poco appetibili a molti loro coetanei. Le informazioni per le candidature alla prossima selezione della Scuola delle Arti e dei Mestieri della Fabbrica di San Pietro, si possono ottenere scrivendo alla segreteria della Scuola ([email protected]).