Al nunzio in Bulgaria il conferimento del “Cavaliere di Madara”

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Iva Mihailova – Sofia

Questa mattina, nel corso una cerimonia ufficiale nella Sala dello stemma della Presidenza della Repubblica, a Sofia, il capo dello Stato Rumen Radev ha conferito al nunzio apostolico in Bulgaria e Macedonia del Nord, monsignor Anselmo Guido Pecorari, l’onorificenza “Cavaliere di Madara” di primo grado, per il suo contributo allo sviluppo delle relazioni bilaterali tra la Repubblica di Bulgaria e la Santa Sede. “Durante i sette anni di servizio di monsignor Pecorari a Sofia – ha rilevato il presidente – le relazioni tra i nostri due Paesi sono state contraddistinte da attività intense e risultati significativi”, tra queste la visita di Papa Francesco nel Paese nel 2019 e del segretario di Stato, cardinale Pietro Parolin, nel 2016. Da non dimenticare poi l’udienza del Papa riservata alle delegazioni bulgare in occasione della festa dei Ss. Cirillo e Metodio, evangelizzatori dei popoli slavi e Patroni d’Europa.

Un lavoro intenso e apprezzato

Il capo di Stato bulgaro ha elogiato l’opera caritativa della nunziatura apostolica guidata da monsignor Pecorari. “Apprezziamo profondamente il suo lavoro” – ha spiegato – e in particolare la crescita delle relazioni con i rappresentanti della Chiesa ortodossa bulgara e del Santo Sinodo. Il presidente ha ricordato la donazione da parte di Papa Francesco di preziose reliquie al Patriarca Neofit, reliquie “legate alla storia e alla religione del popolo bulgaro”.

Nel suo discorso di ringraziamento, monsignor Pecorari ha definito l’onorificenza “un omaggio a Papa Francesco” ma anche “un Oscar alla carriera” perché “con questa cerimonia significativa, completo il servizio alle nunziature apostoliche che ho iniziato l’8 aprile 1940″. Anche il rappresentante pontificio ha ricordato la moltitudine di eventi che hanno contribuito a mantenere ed incrementare le buone relazioni tra la Santa Sede e la Repubblica di Bulgaria ma anche con le diverse componenti religiose e culturali della nazione. Il nunzio ha ricordato la cura dei rapporti – oltre che con gli ortodossi – anche con le altre confessioni religiose, tra cui la comunità musulmana. Tra gli altri eventi di rilievo, l’elevazione dell’Esarcato apostolico a Eparchia per i cattolici di rito bizantino-slavo, dedicata a San Giovanni XXIII.

Il ricordo di Papa Roncalli

Concludendo, monsignor Pecorari ha fatto sue le parole del delegato apostolico in Bulgaria, monsignor Angelo Roncalli (futuro Papa Giovanni XXIII) quando, nel Natale del 1934, salutando la popolazione, promise di tenere accesa una candela alla finestra della sua casa per indicare ad ogni bulgaro che lì c’era un posto per lui e che sarebbe stato accolto in famiglia. A nome suo e di Papa Francesco, il nunzio apostolico ha donato poi al Presidente della Bulgaria una medaglia d’argento dell’Anno del pontificato. Durante il suo servizio diplomatico monsignor Pecorari è stato addetto alla Nunziatura di Liberia, Sierra Leone, Guinea Conakry e Gambia, poi ha passato un periodo nella Segreteria di Stato e successivamente è stato Consigliere di nunziatura in Spagna, Irlanda e Slovenia e quindi nunzio apostolico in Rwanda, Uruguay e attualmente in Bulgaria e nella Macedonia del Nord.