Afghanistan: dai talebani promesse di moderazione ma la popolazione ha paura

Vatican News

Amedeo Lomonaco – Città del Vaticano

Discutere una strategia e un approccio comune sull’Afghanistan, dove proseguono le operazioni di evacuazione dei cittadini stranieri. Con questa finalità si aprirà, la prossima settimana, una riunione virtuale del G7 convocato dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, e dal primo ministro britannico, Boris Johnson. Dai talebani, intanto, arrivano nuove dichiarazioni. Nel loro primo incontro con la stampa, i rappresentanti del gruppo fondamentalista promettono moderazione e rispetto per le donne “secondo la Sharia”, la legge islamica. “Abbiamo liberato l’Afghanistan – affermano – e vogliamo che non sia più un campo di battaglia né terra di droga o di terrorismo”. Ma i loro toni moderati non rassicurano la popolazione e la Nato minaccia una “risposta durissima” se le promesse non saranno rispettate. Gli Stati Uniti parlano inoltre, di sanzioni se mancherà il rispetto dei diritti umani e civili, ma restano aperti al dialogo con i talebani. Nel Paese è tornato in il mullah Baradar, ex vice del mullah Omar, dopo 20 anni tra prigionia ed esilio. A Kabul la situazione resta tesa e molti afghani cercano la via della fuga verso altri Paesi.

Crisi umanitaria

Sul fronte umanitario, gli Stati Uniti hanno già accolto quasi duemila civili afghani e hanno stanziato 500 milioni di dollari per i rifugiati, la Gran Bretagna annuncia che ne accoglierà 20 mila. L’Unione Europea vuole evitare in ogni modo una crisi umanitaria, anche dialogando con i talebani. Il cancelliere tedesco Merkel e il premier italiano Draghi concordano sulla necessità di aiutare i più vulnerabili, a partire dalle donne. L’Italia annuncia inoltre il massimo sforzo èer completare il piano di evacuazione dei collaboratori afghani. Un aereo con 85 persone, tra ex collaboratori afghani e loro familiari, atterrerà nella giornata di oggi presso l’aeroporto di Fiumicino. Dall’Afghanistan, intanto, proseguono le operazioni di rimpatrio degli stranieri e continuano ad arrivare immagini di persone in fuga. Dopo quelle drammatiche, pubblicate nei giorni scorsi sui social, di cittadini afghani disperatamente attaccati ai carrelli degli aerei, oltre 650 civili sono partiti per il Qatar a bordo di un velivolo militare statunitense. L’aereo, partito con un carico di persone cinque volte superiore a quello consentito, è poi atterrato in sicurezza in Qatar.

L’Onu: si formi un nuovo governo rappresentativo

L’ambasciatore afghano all’Onu, Ghulam Isaczai, alla riunione d’emergenza del Consiglio di sicurezza ha raccontato che gli estremisti “cercano casa per casa, registrando nomi e cercando persone sulla loro lista nera. Ci sono già notizie di uccisioni mirate e saccheggi. Gli abitanti di Kabul stanno vivendo nella paura assoluta”. Il segretario generale dell’Onu, Antonio Guterres, ha invitato la comunità internazionale a unirsi per “rimuovere la minaccia terroristica” in Afghanistan dopo il ritorno al potere dei talebani. E il Consiglio di sicurezza, nella riunione d’emergenza, ha chiesto colloqui per formare un nuovo governo “unito, inclusivo e rappresentativo, inclusa la piena, eguale e significativa partecipazione delle donne”.