Elvira Ragosta – Citta del Vaticano
Due forti esplosioni. Due attacchi kamikaze all’aeroporto di Kabul, dove tantissime persone cercano di imbarcarsi sugli aerei per lasciare il Paese in preda al caos. La prima esplosione nei pressi del Baron Hotel, in questi giorni la base di giornalisti e truppe del Regno Unito. Poi un altro kamikaze, o un’autobomba secondo altre fonti, più vicino al gate. Il bilancio, in aggiornamento, parla di 90 morti, tra cui 13 militari statunitensi e oltre 150 feriti. Secondo i talebani ci sono anche bambini tra le vittime. In serata, l’Isis ha rivendicato gli attacchi, pubblicando la foto di uno dei kamikaze.
Le reazioni della Comunità internazionale
Il segretario generale dell’Onu, Guterres che ha conocato una riunione del Consiglio per lunedì prossimo, “condanna l’attacco terroristico e segue con grande preoccupazione la situazione a Kabul” dice il portavoce del Palazzo di Vetro. “Questo incidente – aggiunge – sottolinea la volatilità della situazione sul campo in Afghanistan, ma rafforza anche la nostra determinazione mentre continuiamo a fornire assistenza nel paese a sostegno del popolo afghano”. Condanna giunge anche dal segretario generale della Nato Stoltenberg: “La nostra priorità – afferma – resta evacuare il maggior numero persone nel minor tempo”. “Angoscia per le esplosioni. Ci aspettano giorni drammatici”, scrive su twitter il commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni, mentre il presidente statunitense Biden, in lacrime ieri nel suo discorso in tv, ha affermato che cisarà una risposta precisa e forte, “siamo pronti – ha agiunto – a inviare altre truppe se necessario e l’evacuazione va avanti”.
Europei verso la chiusura del ponte aereo
Dovrebbero terminare stasera intanto le operazione di evacuazione dallo scalo afghano da parte degli europei. La Spagna ha concluso questa mattina con l’arrivo degli ultimi due voli da Kabul a Dubai. Prevista per oggi anche la chiusura del ponte aereo da parte di Regno Unito e Italia, la Francia potrebbe continuare nelle procedure ancora qualche altro giorno. Oltre 100mila finora le persone tratte in salvo dal Paese asiatico dal 14 agosto.