A 91 anni, dopo una grave malattia, è morto il fondatore di “Italia solidale – Mondo solidale” onlus che conta più di 2 milioni di persone in tutti i continenti e migliaia di volontari in Italia
Vatican News
La Chiesa italiana e mondiale piange la scomparsa oggi, 16 luglio, di una figura spirituale, culturale e missionaria di primo piano: padre Angelo Benolli, fondatore di “Italia Solidale – Mondo Solidale”, onlus che conta più di 2 milioni di persone in tutti i continenti e migliaia di volontari in Italia.
Accompagnato dalle preghiere
Gravemente malato, si era trasferito a Nago, in Trentino, il paese che gli ha dato i natali l’11 ottobre del 1931, in una famiglia numerosa che contava anche uno zio missionario in Africa. In questi ultimi giorni padre Angelo ha affrontato una dura agonia. È morto oggi a 91 anni accompagnato dalle preghiere delle 173 missioni di Italia Solidale nel mondo continuate incessantemente.
La stima dei Papi e del grande pubblico
Sacerdote, missionario, scienziato, antropologo, Benolli ha ricevuto la stima di Giovanni Paolo II, al quale era legato da un rapporto di amicizia e ha incontrato anche Papa Francesco in questi anni. Era conosciuto anche dal grande pubblico perché ospite in numerose occasioni di programmi radio e tv di molti canali, anche della rete pubblica. Sui media ha sempre condiviso la sua testimonianza di fede e carità, a partire dalla prima chiamata di Dio e a vivere nel Suo amore, sorta tra i paesaggi suggestivi del lago di Garda e delle montagne che lo circondano.
Consacrato a Dio
Nel 1959 è divenuto Oblato di Maria Vergine, consacrato a Dio attraverso la Madonna, perché ognuno trovasse la “salute propria” e per combattere quelli che definiva gli “errori” correnti, specialmente quelli della scienza senza Dio che, diceva, producono violenza e morte e sono la radice di ogni guerra. Dentro e fuori le persone.
Le sue parole e le sue opere sono entrate profondamente nel cuore di tanta gente, inclusi diversi personaggi dello spettacolo, alcuni dei quali intrattenevano con padre Angelo rapporti personali. Per oltre sessant’anni ha incontrato quotidianamente, anche per otto ore, persone di ogni cultura e religione; ha toccato con mano la sofferenza delle persone, ferite nello spirito e nell’anima.
I primi passi del movimento
Negli anni ha elaborato il “Carisma di sviluppo di vita e missione”, una nuova e completa antropologia che unisce scienza, fede e vita. Su questa base ha fondato il movimento di laici missionari “Italia Solidale – Mondo Solidale del Volontariato per lo Sviluppo di Vita e Missione” e sviluppato un nuovo modo di far missione e adozione a distanza con le comunità eucaristiche e missionarie ed i gemellaggi mondiali. Tutti contenuti racchiusi nei suoi libri, video e documenti tradotti in 35 lingue e che oggi sostengono circa 2.500.000 persone nelle 144 missioni di Africa, India e Sud America e nei territori italiani.
Il santuario a Roma
Dal 1993 il centro della missione di padre Angelo è stato il Santuario di Santa Maria del Pianto in Roma, chiesa edificata nel 1600 per custodire un’immagine della Madonna che aveva lacrimato nel 1546 davanti all’inganno e alla violenza di un giovane che, proprio sotto l’icona che allora si trovava in strada, uccise, con un tranello, un suo coetaneo. Il santuario, per secoli caro ai romani, era abbandonato quando Benolli vi entrò come rettore. Nel corso del tempo ha preso vita ed ed è frequentato ogni settimana da centinaia di persone.
I centri eucaristici a Nago
Nella seconda decade del 2000, padre Angelo ha creato a Nago i centri eucaristici delle comunità missionarie di “Italia Solidale – Mondo Solidale”, il cui cuore è “Malga Zures”, baita sul monte Baldo, immersa nella natura. Benolli l’aveva ereditata dalla famiglia e l’ha donata alla sua onlus, come spazio per accogliere missionari e laici da ogni regione e Paese. Oggi, informa il sito ufficiale di di “Italia Solidale – Mondo Solidale”, 110 volontari italiani sono responsabili di 12 zone con 600 famiglie nel Sud del mondo e di 20 territori con 600 famiglie in Italia. Sono collegati con migliaia di altri volontari laici nei cinque continenti con cui condividono la missione. Il tutto grazie all’intuizione di un uomo innamorato di Dio.