Chiesa Cattolica – Italiana

Acqua, Onu chiede uno slancio globale per affrontare le sfide dello sviluppo sostenibile

Alle Nazioni Unite si è aperta oggi la Conferenza sull’acqua, fino al 24 marzo, con lo scopo di “raggiungere gli obiettivi e i traguardi concordati a livello internazionale in materia di acqua”

Edoardo Giribaldi – New York

“Un quarto della popolazione mondiale, 2 miliardi di persone, ha accesso soltanto a fonti d’acqua non sicure. La metà, 3,6 miliardi, vive senza servizi igienici gestiti a norma.” Con questi dati allarmanti si è aperta a New York, alle Nazioni Unite, la Conferenza sull’Acqua. L’evento, che prevede tre giorni di iniziative e dialoghi fino a venerdì 24 marzo, è co-organizzato dai Paesi Bassi e dalla Repubblica del Tagikistan, con l’obiettivo di creare “uno slancio globale per accelerare l’attuazione e il progredire degli interventi sulle sfide in materia di acqua.” La Conferenza giunge a soli due giorni dal lancio del Rapporto 2023 del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico (IPCC), un documento, come sottolineato dal suo presidente, Hoesung Lee, in cui si “sottolinea l’urgenza di intraprendere azioni più ambiziose e che dimostra che, se agiamo ora, possiamo ancora garantire un futuro sostenibile e vivibile per tutti.” 

Dialoghi interattivi

Parallelamente alle sessioni plenarie, la Conferenza prevede una serie di dialoghi interattivi sui cinque temi principali concordati dagli Stati membri durante la Riunione preparatoria all’evento dell’ottobre del 2022: Acqua per la salute; Acqua per lo sviluppo sostenibile; Acqua per il clima, la resilienza e l’ambiente; Acqua per la cooperazione; e Decennio di azione per l’acqua. La prima giornata della Conferenza vede i delegati dei vari Stati concentrarsi sull’accesso paritario all’acqua potabile, ai servizi igienico-sanitari e all’igiene, e sul ruolo dell’acqua nello sviluppo economico e urbano sostenibile.

Raggiungere le aree rurali

Quest’ultimo tema fa seguito al programma di monitoraggio congiunto presentato dall’Oms e dall’Unicef, relativo al ventennio 2000-2020. Il report sottolinea come “otto persone su dieci che non dispongono di un servizio di base di acqua potabile vivono in aree rurali, e circa la metà di esse vive in Paesi meno sviluppati.” In tale contesto, però, non mancano esempi di azioni concrete capaci di portare innovazioni efficaci e durature in diverse parti del mondo. Tra queste, gli interventi nella regione del Gilgit-Baltistan, situata nel nord del Pakistan. Grazie ad un investimento multimilionario del governo locale con il Fondo internazionale per lo sviluppo agricolo (IFAD) delle Nazioni Unite, è stato realizzato un progetto che prevedeva la costruzione di 75 schemi di infrastrutture idriche. Secondo il report dell’IFAD, la costruzione è stata definita dai contadini locali “un sogno per i nostri antenati,” ed essenziale per “la questione della sicurezza alimentare del nostro villaggio.” Il Country Programme Officer dell’IFAD per il Pakistan, Fida Muhammad, ha sottolineato come gli indigeni si trovino costretti a lavorare in un’area “altamente montuosa, con solo il 2% del terreno considerato coltivabile.”

Il ruolo dell’Italia

Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Frattin, ha guidato la delegazione in rappresentanza dell’Italia alla Conferenza. Frattin ha aperto l’evento organizzato in collaborazione con il World Water Assesment Programme (WWAP) dell’Unesco che prevedeva la presentazione e la discussione del World Water Development Report (WWDR), documento che ha il compito di fornire “le conoscenze e gli strumenti necessari per formulare politiche ed azioni sostenibili riguardanti l’acqua” e che, ha affermato Frattin, “indica la strada da seguire attraverso esempi ed analisi approfondite della situazione attuale.” Il ministro ha anche ribadito l’impegno dell’Italia nel raggiungimento degli obiettivi indicati dall’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile. Nello specifico, “attraverso il sostegno finanziario” allo stesso WWAP, fondato nel 2000 e con sede a Perugia.

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