Migliaia di persone da tutta la Polonia nel strade del centro per la manifestazione con il motto “Viva la Polonia”, in opposizione anche a progetti di legge che limitano la difesa dei non nati. La Conferenza Episcopale Polacca ha patrocinato l’evento, Messe celebrate nelle due cattedrali della città
Karol Darmoros – Varsavia
Oltre 50 mila persone hanno marciato ieri, domenica 14 aprile, nel centro di Varsavia alla Marcia Nazionale per la Vita. La manifestazione, patrocinata dalla Conferenza Episcopale polacca, aveva come motto “Viva la Polonia”, una espressione di affermazione della vita ma anche di opposizione ai progetti di legge il cui scopo ridurre la difesa dei non nati. Spiega Lidia Sankowska-Grabczuk portavoce: “La nostra Marcia è l’affermazione della vita, l’affermazione della famiglia, l’affermazione di tutti i diritti fondamentali di ogni essere umano. Ma allo stesso tempo, di fronte alla rivoluzione che sta progredendo, che vuole limitare i diritti dei genitori, i diritti delle persone alla vita, stiamo anche andando verso un forte segno di opposizione, in modo da dominare il crollo demografico e questa selvaggia corsa verso l’Europa”. “Questo – aggiunge – è un giorno importante per il nostro Paese. Nella nostra marcia tutti hanno diritto di parola”. All’inizio della manifestazione, è stato fatto sentire con gli altoparlanti il battito del cuore di un bambino non ancora nato la cui madre era presente all’evento.
Battersi per i diritti dei bambini
“Non isseremo bandiera bianca, indipendentemente da ciò che accadrà in Parlamento, continueremo a batterci fino a quando questi diritti dei bambini non ancora nati non saranno garantiti”, ha dichiarato Bogusław Kiernicki, presidente della Fondazione San Benedetto, tra gli organizzatori. Alla manifestazione in difesa della vita hanno preso migliaia di persone venute a Varsavia da tutta la Polonia. “Siamo qui per dimostrare che la vita è importante, che ogni bambino è un dono, anche se è una rinuncia a certe cose, ma vediamo che ricchezza è. Sappiamo che questi sono potenziali futuri scienziati, medici. Non si sa quante malattie sarebbero state curate, quante medicine sarebbero state create se fossero nati quei bambini che non sono nati”, ha affermato a Radio Vaticana Ewa Liszkowska, arrivata da Poznań con il marito Tomasz e i suoi cinque figli.
Cura delle donne prima e dopo il parto
Teresa Janowska dell’Associazione Gaudium Vitae, intitolata a Stanisława Leszczyńska di Gdynia, ha sottolineato l’importanza della cura delle donne in gravidanza e anche dopo il parto. “Le accompagnamo anche a seguito della nascita del bambino, prima ancora che lo Stato venga in aiuto. I consultori ecclesiali vengono spesso accusati di non interessarsi e di non aiutare le donne che decidono di partorire. Noi siamo la negazione di questa affermazione”.
Messe a Varsavia
La Marcia Nazionale per la Vita è stata preceduta da Messe celebrate nelle due cattedrali di Varsavia: l’Arcicattedrale di San Giovanni Battista e la Cattedrale di Varsavia-Praga dedicata a San Michele Arcangelo e San Floriano. Il presidente della Conferenza Episcopale, l’arcivescovo Tadeusz Wojda SAC, aveva chiesto che domenica 14 aprile fosse una giornata di preghiera nelle chiese in difesa della vita concepita.