A Taranto e Lecce lo sviluppo passa per la sostenibilità e le tradizioni

Vatican News

Alessandro Guarasci – Città del Vaticano

Taranto non è solo l’ex Ilva. Qui storia, cultura e natura si fondono, nella consapevolezza che la sostenibilità, il rispetto dell’ambiente e delle tradizioni sono fondamentali per garantire un corretto sviluppo. A Lecce il recupero delle vecchie masserie permette di ricostruire un futuro per un intero quadrante della città. La Fondazione con il Sud ha lanciato l’iniziativa “Sulla stessa barca”, per realizzare progetti in Puglia che garantiscano inclusione sociale e lavoro.

I delfini sono nello stemma di Taranto

Kétos, Centro Euromediterraneo del Mare e dei Cetacei è uno dei sette progetti sostenuti dalla Fondazione con il Sud attraverso l’edizione 2015 del Bando “Il bene torna comune”, per dare nuova vita ai beni dal valore storico- artistico e culturale inutilizzati nel Mezzogiorno.

Inaugurato a luglio 2019, Kétos occupa le sale di Palazzo Amati, uno dei più prestigiosi edifici del Settecento davanti il mare di Taranto: un’area museale, offerta di servizi turistici, uno spazio aperto all’imprenditoria sociale, una biblioteca sul mare; ma soprattutto si tratta di un centro dedicato alla promozione del mare e dei cetacei, attraverso attività formative, educative, di ricerca scientifica e di comunicazione ambientale.

A gestire la struttura è la Jonian Dolphin Conservation, associazione di ricerca scientifica per lo studio dei cetacei del Golfo di Taranto nel Mar Ionio Settentrionale. Tramite i catamarani questa organizzazione monitora lo stato delle acque e si occupa di analizzare lo stato di salute di delfini e capodogli. Inoltre il progetto “Researcher for a day” permette a turisti e scolaresche di entrare a contatto con questi animali direttamente nel loro ambiente naturale, il mare del Golfo di Taranto. D’altronde i delfini sono anche nello stemma di questa città.

L’ex convento di San Gaetano per l’inclusione sociale

Dal mare di Taranto, al suo splendido centro storico. La parte vecchia della città è un insieme di vicoli, palazzi centenari ma spesso in decadenza, cunicoli sotterranei. L’ex Convento di San Gaetano diventerà un hub che mette insieme attività sociali, culturali ed economiche, uno sportello d’ascolto dedicato a famiglie e minori e uno sull’abitare legale. Le iniziative saranno realizzate nell’ambito del progetto “L’isola che accoglie”, promosso dall’Associazione Symbolum con un partenariato composto da 13 associazioni, cooperative sociali, fondazioni, imprese sociali, università e mondo imprenditoriale. L’iniziativa permetterà, inoltre, la formazione e assunzione di 4 giovani che si occuperanno della gestione del bene, oltre al coinvolgimento della comunità locale nella realizzazione di eventi culturali, laboratori e cantieri didattici. Ma ci saranno anche corsi dedicato a 30 giovani nei settore edile e della ristorazione, nel settore della sostenibilità ambientale. Si tratta di mestieri che da sempre fanno parte del patrimonio di questa città, come la miticoltura e la pesca.

Don Emanuele Ferro, parroco del Duomo nella città vecchia, ci dice questo è “davvero un progetto di redenzione. Questo quartiere è caratterizzato dall’emergenza abitativa, dall’emergenza minorile e dal problema della droga. La Chiesa c’è, è presente nella vita delle persone, cerchiamo di venire incontro alle povertà delle persone. La prima cosa che la Chiesa fa è dire alle persone che sono una risorsa, che sono la parte a cui la salvezza è destinata”.

Ascolta l’intervista a don Emanuele Ferro

Le masserie patrimonio di Lecce

Anche a Lecce si cerca di valorizzare i beni che hanno fatto la storia di queste, dove lo stile romanico delle chiese non conosce eguali. A gennaio, Comune di Lecce e Fondazione Con il Sud hanno pubblicato un bando  per valorizzare la Masseria Tagliatelle e il Ninfeo delle Fate. L’avviso pubblico prevedeva la concessione in comodato della Masseria per 10 anni, con un contributo alla gestione di 500mila euro messo a disposizione dalla Fondazione. Un’iniziativa rivolta al mondo del terzo settore in partenariato con altre organizzazioni e istituzioni, per proposte di gestione dell’immobile. Dunque qui nasceranno spazi per il coworking e per aiutare quei ragazzi della città che hanno carenze nello studio e con poche disponibilità economica.

La masseria, immobile del XVI secolo all’interno del grande Parco delle Cave, si estende su tre piani, di cui uno interrato che custodisce il Ninfeo delle Fate, ipogeo termale di grande valore monumentale. Con i suoi 1400 mq, rappresenta un’importante testimonianza delle antiche ville suburbane che sorsero nell’agro della città di Lecce.

Il direttore generale della Fondazione con il Sud Marco Imperiale dice che la nostra esperienza ci insegna che dal connubio tra cultura e sociale nascono esperienze di grande valore e impatto per la vita delle persone. Percorsi che, per avere successo, è molto importante che siano costruiti insieme alle comunità, in un’ottica partecipativa”.