A scuola di conflitto per trasformarlo in opportunità

Vatican News

Roberta Barbi – Città del Vaticano

Scoprire se stessi e la relazione che si ha con gli altri, scoprire il mondo e capire che posto in esso si desidera occupare: sono obiettivi educativi comuni nell’adolescenza, che si possono raggiungere in vari modi. Il modo, anzi, il metodo di Rondine è molto semplice: partire dal conflitto – che non manca in nessun rapporto umano – per conoscerlo, saperlo interpretare e gestire fino a farlo diventare qualcosa di positivo, una forza capace di far crescere, un’opportunità e non più un’occasione di cui aver paura o da cui, addirittura, fuggire.

Da quest’anno sezioni Rondine distaccate in 13 scuole da nord a sud

Il primo ottobre scorso è suonata la campanella virtualmente per i 320 studenti – tutti collegati via web – che parteciperanno alla sperimentazione: si tratta di trienni scolastici superiori che gli istituti possono decidere di attivare, costruendo insieme alla Cittadella della Pace un nuovo percorso educativo che rimetta al centro la relazione interpersonale e il sostegno dei giovani. Questa sperimentazione è iniziata già negli anni scorsi nel liceo Vittoria Colonna e all’I.I.S. liceo Francesco Redi, entrambi ad Arezzo, ma per l’anno scolastico 2022-2023 ha visto un vero e proprio boom tanto che oggi il progetto coinvolge 15 classi di 13 istituti italiani e un totale di 300 docenti già certificati per l’insegnamento del Metodo Rondine. “Le prime due scuole che hanno partecipato l’anno scorso alla fase di pre-sperimentazione si sono fatte pioniere di una nuova visione educativa – afferma Franco Vaccari, presidente di Rondine – la scuola deve essere un luogo di sviluppo umano integrale dove il saper conoscere e il saper fare s’intrecciano al saper essere e al saper vivere insieme. La scuola è un luogo dove si pratica la cittadinanza attiva”.

I pilastri di un’offerta formativa innovativa

Nello specifico, le classi lavoreranno all’insegna della co-progettazione assieme a Rondine per declinare il progetto all’interno del proprio territorio: tra le principali attività ci sarà la formazione di un consiglio di classe coeso e la nuova figura di un tutor di classe che farà da mediatore tra gli studenti e il corpo docente, la cui formazione è affidata a un corso realizzato in collaborazione con il Centro di Ateneo studi e ricerche sulla famiglia dell’università cattolica del Sacro Cuore. Tutto questo si va ad aggiungere alle altre attività già in piedi alla Cittadella della Pace di Arezzo da anni, come il World House, lo studentato in cui vengono ospitate copie di studenti di fazioni “nemiche” che vengono educati alla pace attraverso la convivenza quotidiana e che ormai è un’esperienza che dà i suoi frutti da 25 anni; e il Quarto Anno Rondine che da sei anni a questa parte consente a studenti del quarto anno dei licei di indirizzo classico, scientifico e di Scienze Umane che ne fanno richiesta, di frequentare un intero anno scolastico nella Cittadella della Pace.