Don Benedetto Labate, direttore provinciale della congregazione fondata da San Gaspare del Bufalo, parla del raduno nazionale di tre giorni alla Fraterna Domus di Sacrofano: l’uomo moderno ha bisogno di riscoprire il senso di Dio e dell’essere felici
Federico Piana – Città del Vaticano
Tre giorni di incontro, confronto e dialogo. La grande famiglia della Congregazione dei Missionari del Preziosissimo Sangue è riunita da ieri presso il centro convegni Fraterna Domus di Sacrofano, in provincia di Roma, per il settimo raduno nazionale, denominato Koinè, che quest’anno ha come tema la felicità che si genera dalla profonda unione con Dio.
Riflessioni e condivisione
Oltre allo scambio di idee ed esperienze e alla condivisione di momenti di dialogo comune, la famiglia del Preziosissimo Sangue -composta non solo dai religiosi ma anche dalle Suore Adoratrici del Sangue di Cristo e dagli amici laici della congregazione – ha accolto alcuni relatori del calibro di don Luigi Maria Epicoco, don Eugenio Nembrini e don Giacomo Pavanello, i quali hanno proposto riflessioni teologiche, pastorali e sociali di ampio e profondo respiro, dalla spiritualità della gioia al rapporto con il Vangelo e la fede delle persone che hanno gravi problemi di salute.
Don Labate: “L’uomo ha bisogno di senso e felicità”
“Questa tradizione di incontro che riguarda anche le nostre comunità laicali serve per darci la possibilità di mettere in relazione le esperienze che facciamo nei nostri ambienti durante tutto l’anno di attività e vivere dei momenti di preghiera tutti insieme”, spiega don Benedetto Labate, direttore provinciale dei Missionari del Preziosissimo Sangue. Il tema di questa settima edizione dell’evento, che si chiuderà domani domani, 7 luglio, è ‘Felice è quando ti unisci a Dio’, un’espressione, dice il sacerdote, “tratta dagli scritti del nostro fondatore, San Gaspare del Bufalo. Il mondo – conclude – ha sete di senso e di felicità, due parametri essenziali per l’uomo che non possono essere ignorati”.