A Roma la preghiera con i martiri del genocidio armeno

Vatican News

Il 24 aprile 1915 ebbe inizio lo “Metz Yeghern”, “Il Grande Male”, l’olocausto di un milione e mezzo di persone per mano turca. Nel pomeriggio di giovedì 27 aprile la celebrazione ecumenica per la pace nel mondo nella Basilica di San Bartolomeo all’Isola: istituzioni e media siano alleati nelle sfide provocate dalle persecuzioni religiose e i crimini contro l’umanità

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“Perpetuare la memoria sui martiri dei genocidi e di altri crimini contro l’umanità, sulla stretta connessione tra impunità e negazionismo che potrebbe ostacolare il processo di riconciliazione tra i popoli”. Suona come un appello la richiesta di “attenzione” a questo aspetto levata congiuntamente da quattro istituzioni -, le Ambasciate della Repubblica d’Armenia presso la Santa Sede e in Italia, la Rappresentanza della Chiesa Apostolica Armena presso la Santa Sede e il Pontificio Collegio Armeno in Roma – in occasione del Giorno della Memoria del Genocidio degli Armeni.

La cerimonia è in programma nella Basilica di San Bartolomeo all’Isola alle 17.30 del 27 aprile prossimo. Sarà una celebrazione ecumenica, la “Preghiera con i Martiri del Genocidio Armeno”, che verrà presieduta dal cardinale Kurt Koch, Prefetto del Dicastero per Promuovere l’Unità dei Cristiani.

“È per noi fondamentale – si legge in una nota da parte delle istituzioni coinvolte – portare avanti una profonda riconciliazione tra i popoli basata su una narrazione condivisa della memoria di un passato tormentato”. “Riteniamo fermamente – si legge ancora – che affrontare le sfide associate ai crimini contro l’umanità, inclusa la persecuzione delle minoranze religiose, sia possibile solo attraverso gli sforzi concertati di tutte le parti interessate – globali e regionali – e in particolare dei media mondiali”. In un suo comunicato, anche il Coordinamento delle organizzazioni armene in italia ribadisce “il fondamentale valore della Memoria come strumento necessario ad impedire nuove tragedie e ad educare le giovani generazioni al rispetto e alla tolleranza”.