A Pompei l’Anno giubilare nel 150° dell’arrivo dell’immagine della Madonna del Rosario

Vatican News

Al via ieri con la liturgia eucaristica presieduta dall’arcivescovo Caputo, le celebrazioni in preparazione della ricorrenza del 13 novembre 2025: un’occasione per riscoprire la bellezza del Rosario. Consegnato il messaggio del Papa e la lettera del presule alla città e ai fedeli nelle mani del sindaco

L’arcivescovo Caputo e il sindaco di Pompei Carmine Lo Sapio

“Catena di amore che si fa abbraccio per gli ultimi”

«A Pompei, da circa 150 anni, si continuano a scrivere pagine e pagine di una straordinaria storia di accoglienza e di promozione umana» ha rimarcato Caputo, spiegando che mentre la devozione alla Madonna «ha coniugato l’amore per Dio e l’amore per il prossimo» la preghiera del Rosario è diventata «un efficace strumento di evangelizzazione». Nella sua omelia, richiamando l’esempio di vita di Bartolo Longo, il presule ha inoltre affermato che per imitarlo «è indispensabile assimilare il Vangelo» e che, per comprendere la Parola di Dio, il Rosario – definito dal fondatore del santuario di Pompei «una frequentazione amicale nella vita di Cristo, mentre respiriamo i suoi sentimenti» – è essenziale. Così è stato proprio per il beato, ha concluso Caputo, ribadendo, come ha scritto il Papa nel suo messaggio, che la preghiera mariana del Rosario è «“catena dolce che ci rannoda a Dio”, ma anche catena di amore che si fa abbraccio per gli ultimi e gli emarginati e “aiuto alla costruzione della pace”».