A Giakarta i leader dell’Asean: in agenda la pace per il Myanmar e la tutela ambientale

Vatican News

I ministri degli Esteri ed i leader dell’Associazione delle nazioni del Sud-Est Asiatico si riuniscono questa settimana in Indonesia. Concordato un piano per la fine della violenze nell’ex Birmania e il dialogo tra le parti. Viene presentato il progetto educativo realizzato in una scuola dell’arcipelago indonesiano ispirato alle “5 p” dello sviluppo sostenibile

Luca Collodi – Città del Vaticano

I ministri degli Esteri dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est Asiatico, l’Asean, si riuniscono questa settimana a Giakarta, in Indonesia. All’ordine del giorno la pace in Myanmar, la situazione nel Mar Cinese Meridionale, oltre ai temi dell’economia, del libero scambio nella regione e delle attività criminali transnazionali. L’Asean è stata fondata nel 1967 da cinque Stati, Indonesia, Malesia, Filippine, Singapore e Thailandia. Successivamente sono entrati a far parte dell’Associazione Brunei, Vietnam, Laos, Myanmar e Cambogia per un totale di 10 Stati membri con sede a Giacarta. Le nazioni del Sud-Est asiatico hanno concordato un piano di pace che prevede la fine della violenza e il dialogo tra le parti. A seguire si riuniranno nella capitale indonesiana i leader dell’Associazione insieme ai vertici dei Paesi partner, tra i quali,  Stati Uniti, Cina, Giappone, Corea del Sud e Australia. Il Presidente degli Stati Uniti Joe Biden non parteciperà. Al suo posto il vicepresidente Kamala Harris. Saranno presenti anche il premier cinese Li Qiang e il ministro degli esteri russo, Lavrov. 

Il Forum dei giovani 

L’Asean rappresenta nel Sud Asiatico circa 700 milioni di abitanti in maggioranza giovani. A margine dei lavori dell’Associazione delle Nazioni del Sud-Est asiatico, l’indonesia presenta il progetto delle “5p”, che a partire dalla pastorale di Papa Francesco, punta a valorizzare “la persona, il pianeta, la prosperità, la pace e la partnership”. Un progetto iniziato nel novembre scorso quando l’Indonesia ospitò il G20 di Bali e che prosegue quest’anno con l’incontro Young Asian Forum” dedicato ai giovani e ai principi che possono favorire strategie ed idee per la pace. 

Integrazione e fratellanza 

Sacerdoti, religiosi e religiose, laici, medici, comunicatori ed economisti, in rappresentanza di varie fedi, presentano inoltre un gruppo di lavoro per l’Indonesia che ispirandosi alle “5p” dello sviluppo sostenibile (persona, prosperità, pace, partnership, pianeta) promuove il “5P Global and Village”, un progetto educativo nella scuola di un villaggio dell’isola di Lombok, nell’arcipelago indonesiano, dove da due anni un gruppo di giovani ha iniziato a lavorare sui temi dell’integrazione e della fratellanza, sperimentando esperienze di turismo ecologico e di sensibilizzazione ai valori dell’ambiente. Nell’isola è stato creato un “villaggio modello” che rappresenta un esperimento guida accompagnato da un documento finalizzato a creare una rete di villaggi eco sostenibili, l'”Asian Village Network”., in tutta la regione asiatica.

L’ Asean dal Papa

Queste iniziative sono state presentate al Papa, in Vaticano, alla fine dell’agosto scorso da una delegazione, guidata da Arscia Tracy, responsabile degli Affari economici dell’Asean Summit e da Arsjad Rasjid, presidente della Camera di Commercio e Industria dell’Indonesia, tra i fondadori dell’esperienza delle “5p”. Nell’incontro con il Papa è stato presentato il cammino della transizione ecologica che promuove la mobilità elettrica, ispirato alla Laudato si’. Come nazione, “ci siamo posti l’obiettivo, spiega Rasjid, di ridurre le nostre emissioni di gas serra del 41% con l’assistenza internazionale entro il 2030, o del 29% autonomamente, e di raggiungere emissioni di carbonio pari a zero entro il 2060. I vantaggi dell’azzeramento delle emissioni sono evidenti e impegnandosi in questo percorso, ha sottolineato il presidente della Camera di Commercio, l’Indonesia può diventare un faro di speranza per il mondo, dimostrando che non c’è contraddizione tra lo sviluppo e il passaggio alle energie rinnovabili”. Nell’occasione sono stati donati a Francesco due scooter elettrici prodotti da un’azienda indonesiana che aderisce al progetto della transizione energetica nel Paese.