Chiesa Cattolica – Italiana

A dicembre riapre Notre-Dame, la Chiesa di Parigi annuncia una serie di eventi

Tra dieci mesi la riapertura del capolavoro gotico della capitale francese, prevista per l’8 dicembre 2024, L’arcivescovo Laurent Ulrich delinea le date delle celebrazioni al via il 7 dicembre prossimo: previsti un triduo e un ottavario, mentre si attendono i fedeli da tutta la Francia e dal mondo

Delphine Allaire – Città del Vaticano

Una grande processione popolare per le strade di Parigi sarà uno degli eventi di prepararazione alla riapertura, il prossimo 8 dicembre 2024, della cattedrale di Notre-Dame, il capolavoro gotico gravemente danneggiato da un incendio nel 2019, meta di pellegrini e turisti da tutto il mondo. La processione accompagnerà il ritorno della statua della Vergine con il Bambino, capolavoro scultoreo del XIV secolo di un metro e ottanta, scampato anch’esso alle fiamme, e conservato finora nella chiesa di Saint-Germain-l’Auxerrois, di fronte al palazzo del Louvre. Ad annunciarlo è stato monsignor Laurent Ulrich, arcivescovo della capitale francese, in una lettera pastorale pubblicata il 2 febbraio, giorno della Presentazione di Gesù al Tempio. La riapertura vera e propria sarà introdotta da un triduo che inizierà il 7 dicembre 2024 e che prevede la consegna di Notre-Dame dallo Stato che ne è proprietario all’assegnatario che è la Chiesa cattolica, la riaccensione dell’organo, una celebrazione liturgica con la benedizione, un Magnificat o un Te Deum e infine i Vespri. La consacrazione dell’altare avrà luogo durante la prima Messa nella cattedrale restaurata, l’8 dicembre, seconda domenica di Avvento di quest’anno, a cui seguirà la celebrazione dell’Immacolata Concezione il giorno dopo.

Un ottavario dall’8 al 15 dicembre per la riapertura

La riapertura di Notre-Dame sarà segnata da un ottavario: dall’8 al 15 dicembre, ogni giorno si terrà una celebrazione solenne con un tema speciale. L’arcivescovo Ulrich menziona la presenza di personalità pubbliche, dello Stato proprietario dell’edificio, dei donatori, delle équipe che vi hanno lavorato negli ultimi cinque anni, dei vigili del fuoco che hanno salvato l’edificio il 15 aprile 2019, dei vescovi francesi, dei vescovi stranieri, dei rappresentanti delle diocesi francesi e altri ospiti. L’arcivescovo Ulrich si augura soprattutto che “il popolo di Parigi” sarà presente a queste celebrazioni della riapertura. Il presule raccomanda poi di organizzare pellegrinaggi dalle parrocchie parigine e dalle diocesi della provincia durante i sei mesi da dicembre a giugno. “Propongo anche, anzi insisto, che questa celebrazione, questo periodo di festa, sia per tutte le persone cristiane, di tutte le età e di tutte le condizioni”, scrive Ulrich nella lettera. “Non c’è niente di più bello che vedere, nelle parrocchie o in altre assemblee cristiane, un popolo diverso, la gente dei quartieri così com’è, con bambini, giovani, adulti e anziani, sani e malati, persone con disabilità, stranieri. Non c’è niente di più bello che vedere associazioni cristiane che si preoccupano di non dimenticare nessuno, di fare spazio ai più precari, agli isolati, ai dimenticati: sono loro che saranno a Notre-Dame”, conclude il pastore di Parigi, che ringrazia i generosi donatori e mecenati, grandi e piccoli, che hanno contribuito alla ricostruzione della cattedrale.

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