Il mediatore sudanese Fadlallah Burma Nasir, capo dell’Umma Party, uno dei principali partiti politici, riferisce di un accordo che ha coinvolto le organizzazioni della società civile e che prevede il rilascio dei funzionari civili detenuti dopo il golpe del 25 ottobre. Con loro Hamdok formerà un gabinetto indipendente di tecnocrati.
Decisione per porre fine agli spargimenti di sangue
All’accordo si è giunti nonostante la coalizione civile, che condivideva il potere con l’esercito, avesse dichiarato, poco prima, che si sarebbe opposta a qualsiasi colloquio con i “golpisti” e che avrebbe chiesto la continuazione delle proteste. I disordini, mortali, erano nati dopo la presa di potere del generale al-Burhan, che aveva fatto deragliare la transizione ad un governo civile generando una diffusa condanna internazionale con la sospensione di centinaia di milioni di dollari di assistenza economica al Sudan.