Dal Santuario del Pilar a Saragozza riparte la Ruta Mariana

Vatican News

Marina Tomarro – Città del Vaticano

Secondo un’antichissima tradizione mariana, a Saragozza in Spagna, nel 40 d.C, la Vergine Maria apparve all’apostolo Giacomo, sulle rive del fiume Ebro, per confortarlo delle difficoltà che aveva incontrato mentre predicava il Vangelo, chiedendogli di edificare proprio lì una chiesa a suo nome, e lasciandogli come testimonianza un “pilar” cioè una colonna. Questo luogo è diventato nel corso dei secoli, meta di pellegrinaggi di fedeli che da ogni parte della Spagna e dell’Europa vogliono pregare davanti l’effige miracolosa della Vergine del Pilar per chiedere grazie. E proprio da qui parte il cammino della Ruta Mariana, l’antico percorso sulle tracce della Vergine Maria che inizia da Saragozza, tocca Torreciudad nella cittadina di Huesca, attraversa il Principato di Andorra dove c’è Meritxell, e giunge a Montserrat per poi concludersi a Lourdes in Francia.

Una ripresa attesa da tanti fedeli

Un cammino che finalmente riprende dopo il lungo fermo dovuto alla pandemia di Covid che ha coinvolto tutto il mondo, costringendo molti Santuari alla chiusura. “Nonostante l’emergenza sanitaria, abbiamo cercato di non fermare le funzioni nel Santuario del Pilar – spiega Marcos Ferrer Acordagoitia segretario della Ruta Mariana – Devo però dire che solo questa estate abbiamo recuperato una normalità vicina al 2019. Ogni giorno vediamo di nuovo giungere bus che portano tanti pellegrini provenienti da ogni parte del mondo, che vengono qui per venerare la Virgen del Pilar. Naturalmente manteniamo le condizioni di sicurezza sanitaria, come indossare la mascherina, evitare situazioni di sovraffollamento, ma essendo il santuario molto grande fino ad oggi non abbiamo avuto molti problemi. La Madonna aspetta e accoglie tutti coloro che vengono qui!”.

Un santuario capolavoro del barocco

E anche la città di Saragozza ha recuperato pian piano la normalità, con tutti gli hotel aperti, così come i luoghi di interesse culturale e religioso come la Cattedrale del La Seo, inserita dall’Unesco nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità, e il Palazzo – Castello dell’Aljafeira, cioè dell’Allegria, tra i monumenti più importanti del Paese per l’architettura ispanico-araba. La basilica del Pilar è uno degli esempi più famosi dello stile barocco aragonese, che mescolato alle grandi dimensioni tipiche delle costruzioni bizantine, gli conferisce così un aspetto maestoso e monumentale.  “Il nostro obiettivo – continua Marcos Ferrer – è quello di tornare per la prossima stagione estiva ai 3 milioni di visitatori, che prima del Covid giungevano nel del nostro Santuario, che con il tempo è diventato uno dei luoghi mariani mariani più importanti al mondo”

Cinque tappe che parlano di Maria

L’itinerario della Ruta Mariana annualmente richiama la presenza di oltre 12 milioni di turisti, sia credenti che appassionati di bellezze artistiche e di un territorio ricco di paesaggi unici che incorniciano e caratterizzano i santuari. Come quello di Torreciudad, vicino alla città di Huesca, costruito nel cuore dei Pirenei aragonesi. San Josemaria Escrivà de Balaguer, fondatore dell’Opus Dei, fu il promotore di questo luogo consacrato nel 1975. Un antico eremo custodisce ancora oggi l’effige sacra della Vergine di Torreciudad fin dall’XI secolo. Oggi questo posto richiama molti pellegrinaggi, come la Giornata Mariana della famiglia, che ogni anno raduna migliaia di persone in questo santuario.

Incastonato tra i Pirenei troviamo anche il santuario di Montserrat, dove si venera Vergine Maria conosciuta come ‘la Moreneta’.  Situato a 60 km da Barcellona, i monaci, che custodiscono la Sacra effige, portano avanti anche un grande lavoro di tutela della cultura e dell’arte. Infatti nel museo all’interno del monastero è possibile ammirare opere di Caravaggio, el Greco, Luca Giordano, Tiepolo, e molti altri. Sempre tra i Pirenei troviamo anche il santuario di Meritxell nel piccolo stato di Andorra. Inserito recentemente nella Ruta, qualche anno fa è stato anche riconosciuto da Papa Francesco con il titolo e la dignità di Basilica Minore.  La Vergine di Merixtell, è rappresentata da una piccola statuetta lignea dalle mani grandi con cui offre il Figlio al sacrificio d’amore per l’umanità. La sacra immagine è stata ritrovata centinaia di anni fa, in un roseto fiorito miracolosamente in mezzo ad un bosco coperto di neve, dove oggi si erge la basilica. Questo luogo è il faro spirituale della piccola regione e il punto di riferimento per tutti quelli che arrivano in pellegrinaggio. La Ruta Mariana che può essere percorsa in diversi modi come in treno, a piedi o per alcuni tratti in bicicletta, si chiude con uno dei luoghi di fede più conosciuti al mondo: il santuario di Nostra Signora di Lourdes.  La grotta dove nel 1858 la Vergine è apparsa a Bernadette Soubirous, e dove ogni anno giungono milioni di pellegrini da tutto il mondo, diventa tappa finale di questo cammino, che lascia nel fedele il desiderio di poter tornare presto in questi posti così differenti eppure legati tra loro dalla dolce presenza della Madonna.