Federico Piana- Città del Vaticano
Non era per nulla scontato che in un Paese come la Siria, devastato da anni di guerra e alle prese con una crescente crisi economica e sociale, la Chiesa locale potesse avere la forza di iniziare a preparare il X Incontro Mondiale delle Famiglie. L’evento si svolgerà dal 22 al 26 giugno del 2022 e avrà il suo epicentro a Roma, dove si incontreranno più di 2000 delegati di Conferenze episcopali, associazioni e movimenti ecclesiali, ma sarà vissuto anche da tutte le diocesi del mondo con avvenimenti preparati ad hoc. E la Chiesa siriana non si è voluta tirare indietro, ha scelto di fare la sua parte.
Primo passo: comprendere lo spirito
“Nonostante tutte le difficoltà acuite dalla quarta ondata di pandemia, stiamo cercando di poter fare i passi giusti in base alle nostre possibilità” spiega padre Ibrahim Sabbagh, parroco della comunità latina di Aleppo. Il sacerdote racconta che il primo passo è stato quello di cogliere lo spirito con il quale il Papa “ha voluto dare vita a questo incontro: lo spirito è quello di essere vicini alla famiglia e di accompagnarla con la nostra presenza costante, come ci chiede anche l’esortazione apostolica Amoris laetitia”.
Aiuti e sostegno alle coppie
Da alcuni mesi, anche nell’ambito dell’Anno famiglia Amoris laetitia, la Chiesa siriana ha dunque deciso di sostenere le giovani coppie e gli sposi più maturi con delle attività concrete: “Abbiamo – dice padre Sabbagh- ideato un corso per fidanzati ed un altro rivolto alle coppie sposate da meno di cinque anni. E’ una esperienza umana e spirituale molto intensa. Ma non è finita qui: stiamo realizzando anche degli incontri formativi e d’accompagnamento per le coppie più anziane con un progetto che si chiama ‘San Simeone ed Anna’”.
Anche in Libano la Chiesa è accanto alle famiglie
La preparazione del X Incontro Mondiale delle Famiglie prosegue anche in Libano, nazione messa in ginocchio da una povertà diffusa e da un’incertezza politica che si riflette negativamente sulla vita sociale con tensioni che spesso sfociano in soprusi e violenze. Qui la Chiesa maronita non ha perso tempo e ha messo in pratica il desiderio di Papa Francesco: camminare insieme alle famiglie. Padre Simone Adou Abdo, responsabile dell’ufficio pastorale del matrimonio e della famiglia nella chiesa maronita della città di Bkerke, afferma che “tutte le 13 diocesi della Chiesa maronita hanno creato un comitato con il quale sostenere la famiglia portando, prima di tutto, il Vangelo nelle loro case”.
Pastorale fondata su Amoris Laetitia
“In questo periodo – rivela padre Abdo- siamo stati impegnati anche a portare conforto a tutte quelle famiglie colpite dall’esplosione al porto di Beirut avvenuta lo scorso anno. Molte di loro non hanno più nulla, nemmeno la casa. Siamo stati vicini alle loro sofferenze”. L’esortazione apostolica Amoris laetitia è stato il fondamento sul quale la Chiesa maronita libanese ha costruito la sua nuova pastorale familiare: “Certamente – conferma padre Abdo- cerchiamo di mettere in pratica gli insegnamenti di questo documento uscendo dalle nostre parrocchie per abbracciare chi ha bisogno”.
Gioia diffusa con l’aiuto dei social
Altro obiettivo è quello di comunicare speranza. “E lo stiamo facendo – conclude padre Abdo- preparando il prossimo incontro mondiale delle famiglie anche utilizzando i social media. Con questi potenti mezzi diffondiamo amore e gioia perchè il nostro popolo ne ha davvero bisogno”.