Acs: cresce la minaccia terroristica in Africa

Vatican News

Anna Poce – Città del Vaticano

Aiuto alla Chiesa che soffre, in una nota del segretario portoghese della fondazione pontificia, Thomas Heine-Geldern, lancia un allarme sulla preoccupante situazione vissuta in diversi Paesi del Sahel e nel nord del Mozambico, a Cabo Delgado. Quest’ultima regione è sotto il violento attacco di gruppi armati che affermano di appartenere all’autoproclamato Stato islamico (Daesh), avvertendo che la “minaccia terroristica sta crescendo” in Africa.

Un nuovo focolaio di terrore

Acs ricorda che per tutto il 2020 si è assistito ad “un notevole aumento della violenza” a Cabo Delgado, “con persone decapitate, villaggi e città caduti nelle mani dei jihadisti e molte persone rapite”, negli attacchi iniziati nell’ottobre 2017. Si parla di “più di duemila morti” e di “più di 600 mila sfollati interni”. In questo contesto, a novembre, la fondazione ha deciso di sostenere le diocesi mozambicane che accolgono gli sfollati, e “cercano di alleviare le sofferenze e i traumi” di queste popolazioni, “con un aiuto d’emergenza di 100.000 euro”, ha spiegato Regina Lynch, responsabile del Dipartimento Progetti ACS Internazionale. “Hanno bruciato chiese e distrutto conventi e hanno anche rapito due suore. Ma quasi nessuno ha prestato attenzione a questo nuovo focolaio di terrore e violenza jihadista in Africa, che sta colpendo tutti, sia cristiani che musulmani” ha commentato la Lynch. “Speriamo – ha concluso – che ci sia finalmente una risposta a questa crisi nel nord del Mozambico, in nome dei più poveri e dei più abbandonati”.