Michele Raviart – Città del Vaticano
La polisportiva Athletica Vaticana, attraverso la sua sezione Vatican Cycling, è diventata membro ufficiale dell’Unione ciclistica internazionale (Uci). Il riconoscimento, che la attesta come riferimento per l’attività ciclistica vaticana, è avvenuto venerdì scorso a Leuven, in Belgio, in occasione del 190 esimo congresso dell’Uci, che segna anche il centenario dell’organizzazione. Il riconoscimento dell’Uci, si legge nel comunicato dell’Athletica Vaticana, “ha anzitutto l’obiettivo di favorire la pratica del ciclismo come esperienza sportiva di comunità, con una forte attenzione alle dimensioni del servizio, della gratuità, della amatorialità, dell’inclusione e della solidarietà”, in considerazione anche “della particolarità e anche della piccolezza della realtà vaticana”.
Le “virtù della bicicletta”
Il mondo del ciclismo, infatti, “ha da sempre un fortissimo legame con l’esperienza di fede e di attenzione alla persona”, dalle testimonianze di grandi campioni come Gino Bartali, ai “tanti santuari cari agli appassionati”. Pedalare in bicicletta, ha inoltre affermato Papa Francesco il 9 marzo 2019 al congresso annuale dell’Unione ciclistica europea, “mette in risalto alcune virtù come la sopportazione della fatica – nelle lunghe e difficili salite -, il coraggio – nel tentare una fuga o nell’affrontare una volata -, l’integrità nel rispettare le regole, l’altruismo e il senso di squadra”.
I progetti futuri
Athletica Vaticana, lo ricordiamo, ha iniziato tre anni fa il suo servizio tra le donne e gli uomini di sport, è formata da cittadini e dipendenti vaticani e dai loro familiari di primo grado, ed è affidata dalla Segreteria di Stato al Pontificio Consiglio della Cultura, con personalità giuridica canonica e sede nella Città del Vaticano. Inoltre è in via di definizione l’iter per l’affiliazione come membro ufficiale anche della World Athletics per l’atletica leggera, della International Padel Federation e della World Taekwondo.