Andrea De Angelis – Città del Vaticano
Dopo aver perso il lavoro e le piccole entrate economiche quotidiane a causa della pandemia di Covid-19, milioni di statunitensi rischiano ora di non avere più una casa. Impossibile prorogare la moratoria che aveva permesso loro di conservare l’abitazione. La sfida – sollecitata dalla Casa Bianca – è di trovare e in fretta una soluzione normativa al Congresso.
Il divieto di sfratto
La Casa Bianca non chiederà al Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie di prorogare l’Eviction Bill, ovvero il provvedimento che vietava lo sfratto per milioni di famiglie statunitensi. Scaduto il 31 luglio, l’amministrazione Biden avrebbe in realtà voluto estenderlo come accaduto in passato già quattro volte, visto l’aumento esponenziale di contagi da Covid-19 legato al diffondersi della vartiante Delta. Impossibile però procedere in tal senso, come ha spiegato Jen Psaki, l’addetto stampa della Casa Bianca. Una sentenza della Corte Supema infatti ha stabilito che “sarebbe necessaria una specifica autorizzazione del Congresso – dunque una nuova legge – affinché si possa ottenere una quinta proroga”. Il problema è dunque politico perché al Congresso non c’è un sostegno bipartisan per un simile provvedimento ed i numeri rischiano di essere ancora più fragili al Senato.
L’appello di Biden
Il tentativo del presidente Biden e dei rappresentati democratici del Congresso sembra dunque scontrarsi con lo scoglio di una spaccatura tra i parlamentari. L’amministrazione Biden, vista l’urgenza della situazione – già in queste ore milioni di persone potrebbero essere sfrattate – ha anche chiesto formalmente alle agenzie governative di estendere i rispettivi divieti di sfratto, anch’essi in scadenza il 31 luglio. Venerdì le agenzie, tra cui il Dipartimento per l’edilizia abitativa e lo sviluppo urbano degli Stati Uniti e la Federal Housing Finance Agency, hanno esteso alcune protezioni di sfratto, vietando ad esempio quello di coloro che vivono in proprietà pignorate unifamiliari assicurate a livello federale fino a settembre. Forte è l’appello anche ai proprietari di casa, affinché valutino la drammaticità della situazione. In ogni Stato si stanno svolgendo in tal senso eventi locali per incoraggiare città, contee e singoli cittadini a fare il massimo per ovviare a questa situazione.
Le persone interessate
Sono oltre 11 milioni le persone a rischio, tra loro oltre mezzo milione di senzatetto, la cui percentuale rispetto alla popolazione è pari a 0,17 punti, circa il doppio, per fare un paragone, rispetto alla media europea. Sui quotidiani americani si moltiplicano le storie di chi, entro pochi giorni, potrebbe trovarsi senza casa. La Cnn racconta ad esempio quella di Leonard, 68 anni, che ha preso in affitto il suo attuale appartamento a Daytona Beach, in Florida, nel mese di marzo 2020, proprio mentre la pandemia stava iniziando a diffondersi in tutto il Paese. Operaio di attrezzature pesanti in pensione, vive con poco più di mille dollari al mese. L’affitto è pari ad 800 dollari, a cui si aggiungono le spese fisse delle utenze. Dopo luglio, quando il suo medico gli ha detto di restare in casa per proteggersi dal coronavirus, le sue spese sono aumentate. Ha dovuto pagare di più per i beni di prima necessità e per farli consegnare ed è rimasto indietro con l’affitto. I debiti sono cresciuti, ed oggi rischia lo sfratto. Come lui milioni di famiglie, spesso giovanissime o formate da pensionati.