Davide Dionisi – Città del Vaticano
“Camminare insieme al popolo di Dio perché l’unità supera ogni conflitto”. E’ il cuore del messaggio del Papa ai vescovi, sacerdoti, religiosi e laici della Chiesa siro-malabarese, nel quale il Pontefice ricorda l’importanza dell’accordo raggiunto nel 1999 per uniformare la Santa Qurbana (la Sacra Liturgia, ndr).
“E’ stato un importante passo avanti per una maggiore stabilità e una comunione ecclesiale” rileva Francesco, rievocando l’impegno di San Giovanni Paolo II che, nella visita apostolica in India del 1986, inaugurò la restaurata Qurbana e beatificò padre Kuriakose Elias Chavara e suor Alfonsa Muttathupandathu nello stadio Nahru di Kottayam. Nel dicembre del 1992, Papa Wojtyla elevò la Chiesa siro-malabarese a sede arcivescovile maggiore e nominò il cardinale Antony Padiyara di Ernakulam-Angamaly primo arcivescovo maggiore.
Il continuo discernimento
“Nonostante alcune difficoltà, che richiedono un continuo discernimento nella vita della vostra Chiesa, le norme approvate – si legge nella Lettera – per la celebrazione eucaristica hanno dato notevoli frutti, compresa l’evangelizzazione in quei luoghi, specialmente le Eparchie missionarie, dove l’intera comunità si è unita nella pacifica e orante osservanza, interpretando il continuo consenso della Gerarchia come un frutto dello Spirito Santo”.
E a proposito della nuova Raza Qurbana Taksa, il Pontefice esorta tutto il clero, i religiosi e i fedeli “ad andare avanti verso l’uniformità della celebrazione per il maggior bene della vostra Chiesa. Possa lo Spirito Santo favorire l’armonia, la fraternità tra tutti i membri della vostra Chiesa mentre lavorate per mettere in atto una decisione sinodale”.