Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Dopo quattro elezioni in due anni Israele ha un governo. L’esecutivo sarà guidato dall’esponente di centro-destra, Naftali Bennet, che ha dalla sua una forte esperienza di ministro, essendo già stato a capo di vari dicasteri, tra i quali quelli della Difesa, dell’Istruzione e dell’economia. 60 voti a favore, 59 contro ed un astenuto, questo il risultato grazie al quale è stato possibile varare un esecutivo dalla maggioranza risicata al termine di un acceso dibattito alla Knesset. Ma la vera notizia è che dopo oltre 12 anni Israele avrà un governo senza la presenza di Benjamin Netanyahu e del suo partito: il Likud. La fine della crisi politica ha comunque portato ieri migliaia di persone a festeggiare in piazza Rabin a Tel Aviv.
Le congratulazioni di Usa e Ue
Di fatto sarà un governo a doppia conduzione. Tra due anni infatti Bennet, esponente del centro-destra, lascerà la carica di premier a Yair Lapid, leader del partito centrista e laico Yesh Atid. Bennet, dunque, subito al lavoro per affrontare le questioni più spinose come la questione palestinese poche settimane dopo il conflitto contro Hamas a Gaza. A lui sono giunte le congratulazioni del presidente Usa Joe Biden e del presidente del Consiglio europeo Charles Michel. In particolare il capo della Casa Bianca ha avuto un colloquio telefonico con Bennett. I due leader si sono detti d’accordo sul consultarsi su tutti i temi legati alla sicurezza dell’area mediorientale. Biden ha detto a Bennett che la sua amministrazione intende lavorare con il governo israeliano sugli sforzi per la pace, la sicurezza e la prosperità di israeliani e palestinesi, esprimendo la volontà di rafforzare la cooperazione.