“Un mese con Maria”, la Vergine della Rivelazione

Vatican News

Eugenio Bonanata e Daniele D’Elia – Città del Vaticano

A Roma, nei pressi del luogo dove fu martirizzato San Paolo nell’anno 67, sorge l’abbazia delle “Tre Fontane”. Dopo la decapitazione dell’apostolo, infatti, vi sarebbero sgorgate tre sorgenti. Poco distante vi è una cappella intitolata alla “Vergine della Rivelazione”. Qui, invece, nel 1947 la Madonna apparve a un tranviere, Bruno Cornacchiola. Quest’uomo “pieno di odio verso la Chiesa Cattolica viene fermato da Maria”. Il cardinale racconta dettagliatamente la vita di questo uomo considerato da tutti un ubriacone, violento e bestemmiatore. Tra l’altro era un convinto assertore della falsità dei dogmi mariani e cioè della Verginità, dell’Assunzione e dell’Immacolata Concezione di Maria.

“Un mese con Maria” – 29.ma meditazione

L’apparizione della Madonna avviene sulla via Laurentina, dove Bruno si era recato assieme ai figli. Uno dei bambini si era allontanato e il padre lo ritrovò in ginocchio, in trance, in una delle grotte del luogo. È li che vide la Vergine vestita di abito bianco e con un mantello verde. Teneva tra le mani, che erano accostate al petto, una Bibbia e avrebbe pronunciato le parole: “Tu mi perseguiti. Adesso basta! Entra nel santo ovile”. A partire da questo momento il cambiamento sarà radicale e Bruno “testimonierà la fede con lo stesso coraggio con cui prima la combatteva” racconta Comastri. Viene infatti riaccolto nella Chiesa Cattolica, dalla quale si era allontanato. E fino alla sua morte, avvenuta nel 2001, si è adoperato per la diffusione della devozione mariana. Dove è avvenuto il prodigio è stata edificata una cappella che è meta, tutt’oggi, di numerosi pellegrinaggi.