Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano
Le operazioni a Gaza continuano, fin quando non saranno ripristinate calma e pace. Il premier israeliano, Benyamin Netanyahu, lo ripete da giorni. Lo ha detto ieri agli ambasciatori di diversi Paesi in Israele e così ha risposto anche al presidente americano Joe Biden che invocava una tregua. Nonostante funzionari di Hamas abbiano affermato che il cessate il fuoco sia imminente, gli israeliani non fermano i raid che nella notte hanno ucciso altri palestinesi, portando il numero delle vittime a circa 230, tra questi circa 60 bambini. Così come sono continuanti i lanci di razzi verso Israele da parte di gruppi armati palestinesi, tra cui Hamas.
L’Unicef: a Gaza un milione di bambini in sofferenza
La Francia, supportata da Egitto, Giordania e Tunisia, continua il braccio di ferro con Washington, che minaccia il suo veto al progetto di risoluzione che Parigi è intenzionata a portare avanti alle Nazioni Unite per una cessazione immediata delle ostilità e con la richiesta di fornitura e distribuzione senza ostacoli di assistenza umanitaria in tutta la Striscia di Gaza. Nel pomeriggio di oggi l’assemblea generale dellìOnu si riunirà a livello ministeriale. Il conflitto, intanto, si è esteso anche alla Cisgiordania, dove aumentano gli scontri tra giovani palestinesi e forze israeliane. E l’Unicef denuncia che a subire le più gravi conseguenze di questo conflitto sono i bambini della Striscia di Gaza. Si parla di oltre un milione di minori, calcola l’Unicef.