Davide Dionisi – Città del Vaticano
“Un sussidio che presenta le motivazioni ideali e le possibili attuazioni pratiche affinché la Gmg diocesana/eparchiale diventi occasione per far emergere il potenziale di bene, la generosità, la sete di valori autentici e di ideali grandi che ogni giovane porta in sé”. E’ questo l’obiettivo degli Orientamenti pastorali per la celebrazione della Giornata Mondiale della Gioventù nelle Chiese particolari, il documento del Dicastero per i laici, la famiglia e la vita presentato oggi nella Sala Stampa della Santa Sede.
Solennità di Cristo Re
L’invito rivolto alle diocesi è quello di celebrare la Gmg nel giorno in cui ricorre la Solennità di Cristo Re. “È infatti desiderio del Santo Padre che, in questo giorno, la Chiesa universale ponga i giovani al centro della sua attenzione pastorale, preghi per loro, compia gesti che rendano i giovani protagonisti, promuova campagne di comunicazione” si legge nel documento. Com’è noto, infatti, mentre le celebrazioni internazionali dell’evento si tengono generalmente con cadenza triennale in Paesi di volta in volta diversi con la partecipazione del Papa, la celebrazione ordinaria della Giornata, invece, ha luogo ogni anno nelle Chiese particolari, che si fanno carico di organizzare autonomamente tale evento.
Missione con i giovani, una priorità
Si tratta di un appuntamento che ha “grande significato e valore non solo per i giovani che vivono in quella determinata regione, ma per tutta la comunità ecclesiale locale” continua il testo destinato alle Conferenze episcopali, ai Sinodi delle Chiese Patriarcali e Arcivescovili Maggiori, alle diocesi/eparchie, ai movimenti ecclesiali e associazioni e, non ultimi, ai giovani di tutto il mondo. “Tali Orientamenti pastorali intendono incoraggiare le Chiese particolari a valorizzare sempre più la celebrazione diocesana della Gmg e a ritenerla un’occasione propizia per programmare e realizzare con creatività iniziative da cui emerga che la Chiesa considera la propria missione con i giovani una priorità pastorale epocale su cui investire tempo, energie e risorse” evidenzia il testo.
Esperienza di Chiesa e missionaria
Il documento indica successivamente i punti cardine della Gmg affinché l’evento sia una “festa della fede”, una “esperienza di Chiesa e al tempo stesso missionaria, un’occasione di discernimento vocazionale e una chiamata alla santità. Inoltre la Giornata dei giovani dovrà essere un’esperienza di pellegrinaggio e di fraternità universale. La celebrazione della Gmg offre infatti ai giovani un’esperienza viva e gioiosa di fede e di comunione, uno spazio per sperimentare la bellezza del volto del Signore” evidenziano gli Orientamenti, sottolineando che “è importante che la celebrazione diventi un’occasione in cui i giovani possano fare esperienza di comunione ecclesiale e crescere nella consapevolezza di essere parte integrante della Chiesa”. Il tutto tenendo presente che “la prima forma di coinvolgimento dei giovani dev’essere l’ascolto”
“Invitati speciali”
“La Gmg diocesana/eparchiale” rileva lo scritto “può essere una bella occasione per mettere in evidenza la ricchezza della Chiesa locale, evitando che i giovani meno presenti e meno attivi nelle strutture pastorali già consolidate, si sentano esclusi”. E aggiunge: “Tutti devono sentirsi invitati speciali, tutti devono sentirsi attesi e ben voluti, nella loro irripetibile unicità e ricchezza umana e spirituale. L’evento diocesano/eparchiale, perciò, può essere un’occasione propizia per stimolare e accogliere tutti quei giovani che forse sono alla ricerca di un loro posto nella Chiesa e che ancora non lo hanno trovato”. Il documento conclude puntualizzando che “La celebrazione diocesana/eparchiale della Gmg costituisce indubbiamente una tappa importante nella vita di ogni Chiesa particolare, un momento privilegiato di incontro con le giovani generazioni, uno strumento di evangelizzazione del mondo dei giovani e di dialogo con loro”.