“Insieme per l’Europa”: la testimonianza di cristiani uniti e solidali

Vatican News

Adriana Masotti – Città del Vaticano

Da 22 anni “Insieme per l’Europa – Together For Europe”, mette insieme Comunità e Movimenti cristiani, attualmente oltre 300 diffusi in tutto il Continente, di diverse Chiese. Mantenendo la propria autonomia, ciascuno di loro agisce in rete per scopi condivisi, portando il contributo del proprio carisma. L’unità, il dialogo, la reciproca conoscenza, la preghiera in comune vogliono essere la loro prima testimonianza in un’Europa spesso segnata da divisioni, rivalità e conflitti. Una testimonianza che si concretizza in azioni di solidarietà, accanto ai più poveri e a quanti bussano alle porte del continente in cerca di accoglienza, perchè fondamento dell’Europa è la solidarietà, la libertà e il rispetto dei diritti umani, valori troppe volte oggi, invece, disattesi. 

Tante le iniziative proposte in questi giorni

La Festa dell’Europa del 9 maggio è un’occasione, non l’unica, per segnare una nuova tappa in avanti nel percorso intrapreso, così dal 7 al 9 maggio “Insieme per l’Europa” promuoverà una serie di eventi che avranno luogo in Austria, Croazia, Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Francia, Germania, Belgio, Repubblica Ceca, Svizzera e Italia. Giuristi, teologi e parlamentari europei saranno fianco a fianco con alunni, studenti e docenti di varie discipline, per discutere insieme la situazione europea e trovare soluzioni concrete ai problemi che il mondo sta affrontando. In Italia si terrà un convegno on line dal titolo “Per la Terra e per l’Uomo”, dalle ore 18.00 alle 19.20. 

Collegati con l’iniziativa di Insieme per l’Europa in Italia

Una realtà presente e attiva

Dopo 22 anni di attività, che momento sta vivendo oggi “Insieme per l’Europa”, nel contesto attuale dell’Europa? Risponde a questa domanda Giuseppe del Coiro, coordinatore per l’Italia di questa realtà e membro della Comunità della Quinta Dimensione:

Ascolta l’intervista a Giuseppe del Coiro

R. – Nonostante la crisi che c’è in questo momento in Europa, possiamo dire che si va da una crisi ad un’altra, noi continuiamo ad affermare chiaramente e ad alta voce il nostro “sì” all’Europa, quella voluta dai padri fondatori. Abbiamo una forte attenzione per la questione dei migranti, in particolare in questo momento per la situazione disperata che molti di loro vivono bloccati ai confini dell’Europa, tra Croazia e Bosnia, la cosiddetta rotta balcanica. Siamo attenti anche ai temi dell’economia che vogliamo sia equa e a servizio di ogni persona e di tutta l’umanità. La nostra è un’iniziativa di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, in particolare dei politici, per renderli attenti verso tutta la società e lavoriamo affinché le città, con la partecipazione di tutti, diventino luoghi di solidarietà, di accoglienza nei confronti di persone di origini e culture diverse. Lavoriamo insieme alle altre Chiese cercando gli aspetti che ci accomunano e come testimonianza vogliamo essere dei cristiani uniti per un’Europa e un mondo migliore.

Una serie di eventi celebreranno la Festa dell’Europa. Ci fa qualche esempio delle iniziative promosse? 

R. – Ce ne sono parecchie. Dal 7 al 9 maggio più di 50 Comunità e Movimenti cristiani condivideranno le loro iniziative a favore dei loro fratelli e sorelle in difficoltà. Ci saranno forum, tavole rotonde, catene di preghiera a livello europeo, ma anche azioni concrete come quelle ambientali, ad esempio ci sarà una raccolta di rifiuti per proteggere l’ambiente. Poi un gruppo austriaco, partendo da Graz, farà rete con altre nazioni, con la Croazia, la Slovenia, l’Ungheria e anche con l’Italia, per conoscersi sempre meglio e approfondire una conversazione che unisce tutti. A Bruxelles, nella Cappella per l’Europa, tredici movimenti cristiani di “Insieme per l’Europa” offriranno una riflessione comune a livello politico ed ecclesiale. Alla conferenza che si svolgerà in Francia interverrà il presidente della Fondazione Robert Schuman. In altre iniziative giovani e adulti si incontreranno intorno a varie tematiche in diversi Paesi tra cui Germania, Olanda e Svizzera.

Lei aderisce a “Insieme per l’Europa” come rappresentante della Comunità della Quinta Dimensione: c’è un impegno specifico portato avanti dalla sua comunità per un’Europa migliore?

R. – Noi della Comunità della Quinta Dimensione crediamo molto nell’iniziativa di “Insieme per l’Europa” perchè fa parte del nostro Dna e diamo un contributo di idee e di coinvolgimento operativo nell’organizzazione delle varie iniziative locali e nazionali con il nostro specifico carisma, condividendo gli intenti di fraternità e portando valori positivi lì dove siamo chiamati. Vivendo la nostra dimensione secondo il carisma del nostro santo fondatore che è san Vincenzo Pallotti, fondatore dell’Unione dell’apostolato cattolico, lavoriamo con altre espressioni del carisma pallottino presenti in Europa per dare insieme il nostro contributo allo sviluppo del Regno di Dio.

Una testimonianza di unità e di solidarietà

Emanuela Fioravanti appartiene alla Comunità Vittoria di Dio e coordina i gruppi romani che aderiscono a “Insieme per l’ Europa”. Pace e unità sono i due valori condivisi da quanti aderiscono al progetto comune. Le chiediamo in che modo ciascuno contribuisce al raggiungimento di questo obiettivo:

Ascolta l’intervista a Emanuela Fioravanti

R. – Tutti siamo uniti in un unico intento che è quello espresso dai sette Sì del messaggio di Stoccarda del 2007 e, di anno in anno, si cerca di dare valore ad ognuno di questi punti, lo scorso anno si è dato rilievo al Sì al creato, quest’anno anche all’aspetto dell’economia equa e della solidarietà. Tutto questo prende poi corpo in progetti di dialogo, innanzitutto, in cui si ricercano occasioni di incontro, di conoscenza delle realtà locali. Ad esempio, un dono grande è stato quello di vedere aggiungersi al Comitato romano amici di Chiese non cattoliche. Un confronto, quindi, per creare comunione che cresce poi in momenti di preghiera, come le Veglie ecumeniche, e da qui lo slancio per essere insieme in progetti di solidarietà, come il sostegno ai poveri, l’organizzazione di servizi per fornire pasti, beni di prima necessità, medicinali e aiuti di vario tipo in base ai bisogni del luogo. E questa è una testimonianza di pace e unità ancor più significativa in quei territori storicamente divisi per motivi politici e quindi un messaggio ed un aiuto tangibili che danno grande speranza.

In Italia, domenica 9 maggio, si terrà una tavola rotonda sul tema “Per la terra e per l’uomo” alla quale lei ha lavorato molto. Quali le testimonianze e le riflessioni che verranno proposte?

R. – Dopo un momento introduttivo, alla tavola rotonda ci sarà il contributo di Luigino Bruni, professore ordinario di economia all’Università Lumsa di Roma, che proporrà una relazione dal titolo “Da un’Ecologia integrale ad una Economia solidale” e già il titolo ci introduce a quella che sarà la tematica sviluppata. Nella parte successiva ci saranno alcune testimonianze che ci aiuteranno ad entrare nel vivo dell’impegno per una società davvero solidale e saranno testimonianze di vita molto toccanti di dialogo, di accoglienza dei migranti, di rinascita dalla tossicodipendenza, di conversione all’interno di un carcere. Ci sarà ancora la testimonianza sui Villaggi dell’Economy of Francesco e a seguire un momento di riflessione spirituale in cui saremo accompagnati da padre Jonut Radu, rappresentante della Chiesa Romeno-ortodossa nel Consiglio delle Chiese cristiane di Milano, partendo dalla Genesi, da monsignor Marco Gnavi della Comunità di Sant’Egidio, responsabile dell’Ufficio per il Dialogo ecumenico e interreligioso della Diocesi di Roma, con un’attenzione particolare ai senza fissa dimora e al tema della povertà, mentre Luca Maria Negro pastore della Chiesa evangelica battista e presidente della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, presenterà una meditazione legata ai corridoi umanitari. Concluderemo con un’unica preghiera recitata però a più voci, cioè da fratelli di Chiese diverse.

Emanuela Fioravanti, la voce di “Insieme per l’Europa” è riuscita in questi anni ad arrivare a quanti “contano”, agli amministratori, ai leader politici europei e ad essere ascoltata?

R. – Certamente, “Insieme per l’Europa” è riuscita a farsi sentire. Innanzitutto qualche europarlamentare ha mostrato interesse ai progetti proposti, partecipando a qualche nostro incontro, abbiamo anche ricevuto delle lettere molto importanti come dalla presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e dal presidente del Parlamento europeo, David Sassoli. Abbiamo ricevuto questi messaggi con grande piacere e sorpresa e ci sono stati di grande incoraggiamento a continuare in questo impegno. Poi le dirò che l’Ufficio del Parlamento europeo in Italia, oggi ormai considera “Insieme per l’Europa” come l’interlocutore con i Movimenti. Quest’anno poi parteciperà all’evento del 9 maggio anche l’ambasciatrice dell’Unione europea presso la Santa Sede, quindi ecco, possiamo dire che c’è stata la benedizione della Provvidenza. È nostro desiderio offrire al mondo politico l’esperienza consolidata nel tempo di collaborazione fra noi, pur in una grande diversità di culture e appartenenze sociali, professionali e partitiche.

Lei appartiene alla Comunità Vittoria di Dio e segue da sempre “Insieme per l’Europa”. Qual è il contributo offerto dalla sua comunità a questo percorso?

R. – Come Comunità Vittoria di Dio noi diamo il nostro contributo in questo cammino di unità secondo il nostro carisma, quindi vivendo l'”Eccomi” di Maria, la preghiera di intercessione che per noi è essere uniti nel cuore di Maria che batte nel mondo, la disponibilità ad essere sempre aperti alla novità dello Spirito Santo, con progetti in difesa della vita, nel servizio in carcere, in ospedale, anche comunicando con i nuovi linguaggi. Da due anni all’interno del Comitato romano di “Insieme per l’Europa”, io svolgo il servizio di coordinatrice dei Movimenti che aderiscono a questa grande rete e che sono presenti a Roma. Noi abbiamo sempre partecipato sia come Comitato promotore sia nei servizi, ad esempio per tutto ciò che riguarda l’ufficio stampa e la diffusione sui social, nell’organizzazione degli eventi che prima delle pandemia non erano on line, quindi nella Corale Movimenti in musica, nella liturgia e in tutto ciò che comporta un evento vissuto incontrandosi fisicamente, come speriamo di poter fare di nuovo presto. Ci sono state occasioni di particolare testimonianza, tutto questo dando valore alle radici cristiane dell’Europa, fondamentalmente lavorando per l’unità, quindi nel confronto e in comunione con gli altri Movimenti, certi sempre della forza del mettere insieme carismi diversi, un’esperienza sempre edificante, di crescita e di grande arricchimento.