Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano
Il risultato ha confermato le previsioni e Los Angeles, in collegamento con varie parti del mondo, ha visto il trionfo di Nomadland, road movie, docufilm sociale con l’interpretazione magistrale premiata anch’essa con l’Oscar, Frances McDormand, donna che sceglie di seguire anziani americani che, dopo aver perso tutto nella crisi dei subprime, vivono da nomadi sulla strada di fuori delle convenzioni sociali.
Tre gli Oscar per Nomadland: film, l’attrice femminile, la McDormand, e per la migliore regia, quella della cinese Chloé Zhao, prima donna asiatica e seconda donna in assoluto ad essere premiata come regista dalla Academy per un film ispirato da un libro pubblicato nel 2017 da una giornalista americana che narra la sua scelta di entrare a far parte della Comunità di questi anziani nomadi che attraversano gli Stati Uniti in auto e piccoli camper, vivendo tra deserti e lavori saltuari e che si incontrano nei raduni.
Molti degli attori interpretano se stessi, accanto ad attori professionisti per lanciare un importante messaggio che per molti americani non esistono garanzie sociali e che, allo stesso tempo, questi stessi nomadi possono divenire insegnanti di solidarietà.