Giancarlo La Vella – Città del Vaticano
Il Papa ha dato stamani il benvenuto in Vaticano ad una delle squadre di pallanuoto più vittoriose in Italia e in Europa. 33 gli scudetti, 14 coppe Italia, 8 Champions League e 6 Supercoppe. Questo l’invidiabile palmares della compagine ligure. Agli atleti di oggi, eredi dei campioni del passato, Papa Francesco ha ricordato che lo sport è lavoro di squadra. “La più grande sconfitta per uno sportivo – ha sottolineato – è lavorare, giocare da solo”. Su questo aspetto Francesco cita un modo di dire argentino, “morfarse la pelota”, che significa “mangiarsi il pallone, ovvero tenere il pallone solo per me. Questo è un atteggiamento contrario allo sport, evidenzia il Santo Padre, che distrugge. Il vero agonismo va fatto sempre in equipe.
Rimanere amatori
Papa Francesco mette poi l’accento su una seconda cosa: è importante “non perdere mai la dimensione amatoriale, che è quella della mistica dello sport”. Dunque, ribadisce Francesco, lavoro in squadra e dimensione amatoriale. Infine, la benedizione, con la richiesta al Signore “che vi accompagni e vi porti avanti nella vostra vita”.