“Don Mimmo”, come è conosciuto, si aggiunge alla lista dei porporati che riceveranno la berretta il prossimo 7 dicembre. Calabrese di origine, alla guida dell’arcidiocesi partenopea dal 2020, è noto per il suo impegno sociale a fianco ai fragili. Torna quindi a 21 il numero dei nuovi cardinali, dopo la rinuncia dell’indonesiano Syukur
06/10/2024
Francesco all’Angelus legge la lista delle porpore che concederà nel Concistoro dell’8 dicembre prossimo. Provenienze da ogni parte del mondo, incluse Iran e Indonesia. Tra gli …
L’attenzione agli ultimi
Particolare l’attenzione e il coinvolgimento di monsignor Battaglia ai deboli e agli emarginati: è stato infatti al fianco dei tossicodipendenti dal 1992 al 2016 guidando il “Centro Calabrese di Solidarietà”, struttura legata alle Comunità Terapeutiche (FICT) di don Mario Picchi di cui è stato presidente nazionale dal 2006 al 2015. Dal 2000 al 2006 è stato inoltre vicepresidente della Fondazione Betania di Catanzaro, un’opera diocesana di assistenza e carità.
A Napoli, dove gode dell’apprezzamento del clero e dei fedeli locali, il nuovo arcivescovo si era presentato nel primo messaggio “come fratello che va tra fratelli” in una città, “tesoro del Sud” in cui si spera e si lotta contro numerose problematiche sociali. Quelle che ha sempre denunciato, non mancando mai di stigmatizzare gli episodi di violenza e criminalità. Quelle a cui ha sempre guardato con occhio di pastore, come continuerà a fare anche da cardinale.
Il Collegio cardinalizio
Nel prossimo Concistoro, il decimo – come detto – di Jorge Mario Bergoglio, uno solo dei futuri cardinali non è elettore (l’ex nunzio Acerbi): con l’aggiunta di Battaglia 11 sono europei, di cui 5 italiani; 6 del continente americano, di cui 5 sudamericani, 3 asiatici, un africano. Dal 7 dicembre il Collegio cardinalizio sarà quindi composto da 256 membri, dei quali 141 elettori e 115 non elettori.