Sull’intesa relativa alla nomina dei vescovi, una nota sottolinea i “consensi raggiunti per una proficua applicazione”. Il Vaticano ribadisce l’intenzione di mantenere un “dialogo rispettoso e costruttivo con la Parte Cinese”
L’Accordo Provvisorio aveva posto fine a decenni di ordinazioni episcopali avvenute senza il consenso papale. Uno scenario radicalmente mutato negli ultimi 6 anni, che ha visto una decina di nomine e consacrazioni di vescovi e allo stesso tempo l’ufficializzazione del ruolo pubblico di alcuni presuli prima non riconosciuti da Pechino. Un segno della nuova collaborazione è testimoniato anche dalla presenza di vescovi della Cina continentale ai Sinodi in Vaticano e in altri appuntamenti in Europa e America, come pure la quella di ragazzi alla Gmg di Lisbona dello scorso anno, e una generale partecipazione di fedeli cinesi ai viaggi apostolici compiuti da Papa Francesco in oriente nel corso degli ultimi anni.