Cortile di Francesco: “CorporalMente” celebra le stimmate in musica

Vatican News

Dopo i quattro giorni centrali del programma culturale promosso ad Assisi dai francescani del Sacro Convento, il 17 settembre, nella chiesa superiore della Basilica, la prima di “La Verna. Oratorio sulle stimmate”. Fra Cesareo: Francesco ci insegna che “le ferite della vita possono diventare feritoie di speranza”. Il commuovente spettacolo “il Sogno” dei ragazzi dell’Istituto Serafico

Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano

“Gratitudine”: è questo, a conclusione dei quattro giorni “clou” della decima edizione del Cortile di Francesco ad Assisi, il sentimento prevalente nella comunità francescana del Sacro Convento. Soprattutto “perché la partecipazione delle persone, nonostante il tempo non sempre clemente, ci ha confermato che siamo sulla giusta lunghezza d’onda”. Lo sottolinea ai media vaticani fra Giulio Cesareo, direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento e “anima” di questo evento culturale, sul tema “CorporalMente”, che vevrà comunque una serie di appuntamenti, dal 17 al 22 settembre, sempre nel complesso della Basilica e Sacro Convento di San Francesco.

Ascolta l’intervista a fra Giulio Cesareo (Sacro Convento di Assisi)

La Verna. Oratorio sulle stimmate

Già da domani, martedì 17 settembre, infatti, nel giorno in cui sarà celebrato l’800.mo anniversario delle stimmate impresse sul corpo di san Francesco, si svolgerà, alle 19 nella chiesa superiore della Basilica, la prima di “La Verna. Oratorio sulle stimmate” con l’esibizione della corale Verbum Dei e la direzione del maestro Giovanni Proietti Modi. Un centenario, ci dice fra Giulio “che vuole essere un’opportunità per tutti, credenti e non, per lasciarci provocare da san Francesco: la forza dell’amore cura la mente e il corpo e fa in modo che le ferite della vita che ciascuno ritrova in sé, diventino feritoie di speranza”.

Fra Cesareo: testimonianza di una comunione

“In fondo era ed è un rischio – riflette fra Cesareo – impostare un programma culturale a partire da un contenuto così specifico, così religioso come le stimmate di San Francesco. Eppure la declinazione culturale dell’unità della persona, della sua dignità e il modo di promuovere questa dignità e unità attraverso lo sport, l’alimentazione, la cura, la cultura, la fede, la vita eterna, hanno incontrato l’interesse di tante persone e questo davvero ci incoraggia perché vuol dire che non siamo una comunità posta sul monte, un pò isolata, ma siamo in comunione con le persone”.

Un altro momento dello spettacolo “Il Sogno”

Il commuovente spettacolo dei ragazzi del Serafico

Tra gli eventi vissuti dal 12 al 15 settembre, il direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento vuole ricordare soprattutto lo spettacolo teatrale “Il Sogno”, che ha concluso la giornata domenica, quello “dei ragazzi dell’Istituto Serafico, che sono ragazzi molto speciali, hanno però anche delle gravissime disabilità e sono stati dei veri artisti”. Hanno commosso centinaia di persone, nonostante il freddo, e, al di là della bellezza dello spettacolo, “era uno stare insieme che trasudava amore, cura, attenzione”.

Il convegno “Diversità: dallo stigma alla cura”

Quindi fra Giulio ricorda il convegno “Diversità: dallo stigma alla cura”, che ha chiuso i quattro giorni di incontri e anticipato gli obiettivi del G7 Inclusione e disabilità, che si aprirà il 14 ottobre proprio ad Assisi. Un panel al quale ha partecipato anche la ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, “L’inclusione non è un’opzione ma una necessità di una società che vuole dirsi civile – ha sottolineato il ministro – e all’obbiettivo dell’inclusione e della valorizzazione di ogni persona ci si arriva solo se ognuno di noi cambia il proprio sguardo sulla disabilità”. Protagoniste del panel sono state però le testimonianze di chi la disabilità la vive quotidianamente, come Enrico Delle Serre, portavoce nazionale Piam-Anffas e Benedetta De Luca, influencer e divulgatrice.

Un momento del convegno su inclusione e disabilità

La voce di chi vive una disabilità

“Il concetto di fraternità – per Enrico Delle Serre – è attuale e può ispirare una società più inclusiva, dove le persone con disabilità sono viste come parte integrante della comunità, non come individui separati o inferiori. Per questo la comunità francescana può dare un grande contributo alla disabilità attraverso la promozione di iniziative che favoriscano la promozione delle persone con disabilità nella vita sociale, culturale e lavorativa. Perché questa sia l’ultima generazione di persone con disabilità che vive sulla propria pelle discriminazione, esclusione e negazione dei propri diritti”. Per Benedetta De Luca “essere diversi è un diritto di ciascuno, l’inclusione è un dovere di tutti”. Riflettere sulla disabilità “a partire dal cammino che stiamo facendo, di una sempre maggiore inclusione ed integrazione che ci hanno testimoniato proprio i ragazzi che vivono delle disabilità – commenta fra Cesareo – è molto bello, molto francescano, e anche molto in sintonia con Papa Francesco, che ci chiede di guardare il mondo dalle periferie e non dal centro”.

Il coinvolgimento delle scuole di Assisi

L’ultimo evento che fra Giulio vuole ricordare “è stato un evento con le scuole, in cui abbiamo parlato dello stare bene per i ragazzi, in maniera integrale, quindi abbiamo parlato di alimentazione, di spiritualità, di relazioni e di sport e abbiamo fatto anche un’attività sportiva nel cortile del convento. Non ci si aspetta che i frati facciano anche questo, e i ragazzi erano molto contenti”.

Il programma del Cortile di Francesco 2024 “CorporalMente”

Parole e osservazione nel panel “Coltivare il cielo”

Presentando gli ultimi appuntamenti del Cortile di Francesco, il direttore dell’Ufficio comunicazione del Sacro Convento di Assisi ricorda il convegno “Coltivare il cielo”, previsto venerdì 20 settembre alle 21, nella Sala Stampa con Stefania De Pascale, professoressa ordinaria di Orticoltura e Floricoltura presso il Dipartimento di Agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, ed Ersilia Vaudo, chief diversity officer a Parigi per l’Agenzia Spaziale Europea. Modererà Antonio Pascale, scrittore, saggista, autore televisivo e teatrale, divulgatore scientifico e ispettore agrario al Ministero delle Politiche Agricole. Seguirà al convegno l’osservazione al telescopio presso il Giardino del Maestro di San Francesco. L’evento è realizzato in collaborazione con Umbria Green Festival ed il Gruppo Astrofili Monte Subasio. “CorporalMente” atterra sulla luna, spiega fra Giulio, “Perché la nostra umanità è in simbiosi con l’ambiente e nell’ambiente c’è anche lo spazio”.

Il Concerto per la pace del 22 settembre

A chiudere il programma degli appuntamenti sarà, domenica 22 settembre alle 21 nella chiesa superiore della Basilica, in prossimità della giornata internazionale della pace delle Nazioni Unite (21 settembre), il Concerto per la pace a cura della Cappella Musicale della Basilica di San Francesco, con la direzione del maestro Peter Hrdy, francescano conventuale. “Volevamo chiudere questi giorni ricordando chi non è potuto essere qui perché è nella guerra – conclude fra Cesareo – perché la pace non dipende solo da noi, ma anche da noi. E tutto ciò che ci aiuta a favorire la pace dentro di noi e intorno a noi è un passo verso la pace possibile”.

La Basilica di San Francesco di Assisi e gli stand del Cortile di Francesco