Con la cerimonia per i 75 anni dell’Alleanza atlantica ha preso il via ieri, 9 luglio, il summit che proseguirà fino all’11 luglio. Tra i temi discussi nella prima giornata il sostegno a Kyiv. “Fermeremo Putin”, ha detto il presidente statunitense Biden
Gianmarco Murroni – Città del Vaticano
Nuovi sistemi di difesa aerea a Kyiv: nella prima giornata del summit Nato di Washington, iniziato ieri 9 luglio e che proseguirà fino all’11 luglio, i lavori si sono concentrati principalmente sulla situazione in Ucraina, all’indomani dell’attacco missilistico russo che ha colpito diverse regioni del Paese e distrutto numerose strutture, tra cui un ospedale pediatrico, provocando almeno 43 vittime. Presente nella capitale statunitense, il presidente ucraino Zelensky ha esortato i leader internazionali ad aiutare il suo Paese e a “non aspettare novembre”, in riferimento alla data delle prossime elezioni americane. “È tempo di uscire dall’ombra e di agire. A tal fine dobbiamo essere forti e intransigenti”, ha affermato Zelensky.
Aiuti a Kyiv
In risposta, Usa, Germania, Paesi Bassi, Romania e Italia hanno annunciato che consegneranno a Kyiv 5 sistemi strategici aggiuntivi per la difesa aerea. Con il sostegno della Nato, ha ribadito Biden, “l’Ucraina può fermare Putin e lo fermerà”. Nel dettaglio, Stati Uniti, Germania e Romania invieranno batterie Patriot, i Paesi Bassi, in collaborazione con altre nazioni, manderanno componenti necessarie al loro funzionamento e l’Italia contribuirà con il suo sistema Samp-T, sviluppato insieme alla Francia. Sostegno non solo militare, ma anche economico: il segretario generale uscente della Nato Stoltenberg ha sottolineato come gli alleati si stiano mobilitando “investendo e sviluppando nuovi progetti affinché l’Ucraina aumenti la produzione di armi e munizioni sul proprio territorio”.
Cautela della Turchia
Il presidente turco Erdogan, d’altra parte, ha messo in guardia gli alleati della Nato contro l’adozione di misure che potrebbero trascinarli in uno scontro contro la Russia. “Mentre definiamo le misure da adottare per sostenere Kyiv, manteniamo anche la nostra posizione di principio di non rendere la Nato una parte in guerra”, ha detto Erdogan prima di volare al vertice dell’alleanza a Washington. Il presidente turco ha quindi assicurato il sostegno del suo Paese all’integrità territoriale, alla sovranità e all’indipendenza dell’Ucraina. Erdogan ha poi esortato i leader Nato ad eliminare le restrizioni sul commercio nell’industria della difesa con la Turchia.
Anniversario Nato
Il Summit di Washington è stato anche l’occasione per celebrare i 75 anni della Nato, un “club” che è partito proprio dalla città statunitense il 4 aprile 1949. Il vertice è iniziato, infatti, con la cerimonia per l’importante traguardo raggiunto, che quest’anno ha visto anche l’ingresso nell’Alleanza della Svezia, 32esimo Paese membro che si è aggiunto alla Finlandia, entrata nella Nato nel 2023.