Il Telescopio Vaticano VATT diventa completamente automatizzato

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Un importante aggiornamento per il Telescopio Avanzato Vaticano (VATT) in Arizona. L’introduzione di un nuovo sistema di controllo automatizzato denominato “Don” consentirà all’Osservatorio Vaticano di operare con una precisione e un’autonomia senza precedenti. Avviato grazie a una generosa donazione e completato nei tempi previsti, il progetto apre nuove opportunità per la comunità scientifica globale.

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Un importante passo avanti nella ricerca scientifica per l’Osservatorio Astronomico Vaticano: il Telescopio Avanzato Vaticano (VATT) situato sul monte Graham in Arizona, noto per la sua eccellente ottica e la posizione privilegiata, è stato recentemente dotato di un avanzato sistema di controllo automatizzato denominato “Don”, in onore di Donald M.Alstadt (1921-2007), ex presidente e amministratore delegato della Lord Corporation.

Il sistema, sviluppato da ProjectSoft HK, un’azienda di ingegneria con sede nella Repubblica Ceca, è stato installato il 3 giugno 2024. La conclusione dell’installazione ha avviato una fase di test e formazione che vede coinvolte la comunità della Specola Vaticana, che ne informa con un comunicato, e il personale dell’Università dell’Arizona.

Innovazione Tecnologica: Il Sistema “Don”

Il sistema “Don” è basato su controllori logici Beckhoff programmabili e altre tecnologie avanzate come i codificatori Renishaw e i convertitori EMLO. Questa sofisticata automazione permette al telescopio di operare con una precisione di puntamento straordinaria, fino a 3 secondi d’arco, circa la dimensione di una biglia posizionata in un grande stadio sportivo.

Grazie a “Don”, il VATT è in grado di seguire gli oggetti celesti per 20 minuti con un’accuratezza impeccabile, senza bisogno di guida manuale. “È davvero emozionante”, dichiara Padre Paul Gabor, vicedirettore della Specola Vaticana in Arizona.

Verso la Robotizzazione Completa

Non solo facilita le operazioni quotidiane del telescopio, il sistema “Don” apre nuove possibilità per il futuro: offrirà infatti diverse modalità operative, dalla “modalità tradizionale” per un uso sul posto più agevole, alla “modalità remota” che permetterà agli astronomi di controllare il VATT in Arizona dalla sede della Specola Vaticana a Castel Gandolfo, Italia.

La modalità più sofisticata, la “modalità pianificata”, consentirà a “Don” di eseguire sequenze di istruzioni, programmate da un astronomo, senza la necessità di monitoraggio umano diretto, portando il VATT a operare in autonomia totale.

Collaborazione Internazionale

“Don” è stato reso possibile grazie a una sovvenzione della Fondazione Caritatevole Thomas Lord e a una donazione da parte della signora Judith Alstadt, moglie di Donald M. Alstadt. Il progetto rappresenta la trentesima installazione per un telescopio di ProjectSoft HK, in prima fila nel campo dell’automazione industriale.

Installare il sistema nei tempi previsti è stata una sfida. Grazie ad una buona pianficazione da parte di Gary Gray, responsabile della struttura del VATT, si è potuto far fronte ad esempio alle inaspettate tempeste di neve a fine marzo e inizio aprile.

Un Futuro Promettente per l’Osservazione Astronomica

La fase di collaudo sta procedendo a pieno ritmo. Il futuro robotico del VATT, ora nel suo trentesimo anno di operazione, è promettente e proietta l’Osservatorio Vaticano verso un futuro brillante nella ricerca astronomica.