Papa Francesco nello scambio di messaggi con il Re Carlo: “costruire ponti di solidarietà fraterna”
Joseph Tulloch – Londra
Mercoledì scorso 3 luglio, la squadra di cricket vaticana si è recata al Castello di Windsor, residenza del Re Carlo e di vari membri della Famiglia Reale, dove ha affrontato la King’s XI, una squadra composta da membri della famiglia del re, che si è aggiudicata il match con un punteggio di 99 contro 9. La partita è stata il culmine del tour “Light of Faith” della squadra vaticana nel Regno Unito, impegnata nella sua decima trasferta a dieci anni dalla fondazione. Altri team con cui si è confrontata sono stati gli England Seniors e la St Mary’s University.
Messaggi di Papa Francesco e Re Carlo
Prima della partita, padre Eamonn O’Higgins, dirigente della squadra vaticana, ha letto un messaggio di Papa Francesco. Il Papa ha inviato i suoi saluti a entrambe le squadre e ha espresso la speranza che l’evento sia un’occasione per “costruire ponti di solidarietà fraterna, promuovere l’unità dei cristiani e portare avanti generose iniziative di carità”. Anche Re Carlo aveva preparato un messaggio per l’occasione. Il Re ha sottolineato che questa è la quarta partita tra il Vaticano e una squadra reale e si è detto “lieto” che le due parti siano “ancora una volta unite dall’amore per il cricket”.
Sport: diplomazia in un mondo diviso
Padre O’Higgins ha anche consegnato una lettera e una medaglia a John Spurling, uomo d’affari britannico e mecenate della squadra di cricket vaticana. Nel testo, del cardinale Tolentino de Mendonça, prefetto del Dicastero per la cultura e l’educazione, che sovrintende alla squadra di cricket, si ringrazia Spurling per il sostegno “straordinariamente generoso”. Il porporato sottolinea l’importanza della “diplomazia sportiva” della squadra nel contesto di quella che Papa Francesco definisce una “terza guerra mondiale a pezzi”. Questo tema è stato ripreso anche da Chris Trott, ambasciatore del Regno Unito presso la Santa Sede, quando, sempre parlando con Vatican News, aveva indicato che la partita ha avuto una “grande risonanza” su diversi livelli, sia politici che religiosi. Lo sport, aveva affermato il diplomatico,”costruisce amicizie e supera le barriere e questa partita ne è un grande esempio”.